Ordinanza anti-rifiuti per Juan Carrito. Albergatori sul piede di guerra

Non sono passate neanche 24 ore dal ritorno dell’orso Juan Carrito a Roccaraso che è subito scoppiata la bufera. Il Comune altosangrino ha subito provveduto a limitare, per quanto possibile, la presenza di rifiuti organici all’esterno delle abitazioni e a ridosso delle strade del paese. La scelta si è resa necessaria poiché è proprio l’immondizia ad attrarre il plantigrado all’interno del centro abitato. Lo stesso Juan Carrito più volte è stato sorpreso intento a cercare cibo tra i mastelli.

L’ordinanza, firmata dal sindaco Francesco Di Donato nella giornata di oggi, impone in via temporanea ed urgente “fino a revoca”, che i rifiuti urbani, relativi alla raccolta organica, delle utenze domestiche e non domestiche, dovranno essere conferiti esclusivamente presso le “ecoisole” presenti sul territorio comunale di Roccaraso, nonché presso il centro di raccolta comunale in località Fosso Rasine. Addio, per il momento, alla raccolta porta a porta.

Una decisione che ha suscitato le ire degli albergatori, i quali hanno fatto notare che per loro è impossibile tenere all’interno delle strutture i rifiuti organici in coesistenza con un ambiente che, allo stesso tempo, risponda alle norme igienico-sanitarie. La stagione sciistica è ormai conclusa, ma i turisti nel comprensorio dell’Alto Sangro sono ancora molti e non è possibile trattenere tutti i rifiuti generati dall’utenza.

Intanto il Parco Maiella fa sapere che il ritorno dell’orso nei pressi dei centri abitati, nonostante i 150 chilometri percorsi in 18 giorni, era più che prevedibile. “Il ritorno a Roccaraso era un esito che, sin dall’inizio, era stato messo in conto come altamente probabile – scrivono dal Parco – ma la traslocazione sperimentale sulla Maiella ha lasciato dietro di sé nuovi elementi di valutazione che consentiranno ai tecnici e agli enti preposti di valutare meglio le azioni da intraprendere in futuro. La ricerca di soluzioni adatte alla situazione specifica, la sperimentazione di attività mai svolte per l’orso bruno marsicano, come quella di traslocazione, e l’attuazione delle necessarie azioni di prevenzione e di messa in sicurezza del cibo di origine antropica sono gli argomenti chiave discussi dal tavolo tecnico-istituzionale. L’obiettivo è fare tutto il possibile per consentire a Juan Carrito di coesistere con l’uomo facendo il più possibile una vita “da orso” come quella che ha dimostrato di saper fare in questi 18 giorni di vita in natura, lontano dall’uomo”.

1 Commento su "Ordinanza anti-rifiuti per Juan Carrito. Albergatori sul piede di guerra"

  1. Bene, niente porta a porta per la differenziata, vuol dire meno costi per l’amministrazione. Quindi, riducete la TARI!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*