Ordinanza anti-degrado: arrivano le prime quattro sanzioni

Arrivano le prime sanzioni sulle teste dei proprietari dei locali abbandonati in centro storico che non hanno provveduto a rispettare, nei termini, l’ordinanza antidegrado.

Sono 4 fino ad ora le contravvenzioni elevate dalla Municipale sulmonese che a onor del vero aveva lasciato spazio anche ad un periodo di tolleranza per consentire ai titolari di ripristinare il decoro di vetrine e negozi sfitti. Sono invece, in totale, una quarantina i locali interessati dal provvedimento e dalla ricognizione della polizia municipale che ha stilato nei mesi scorsi un report e che da questa settimana sta procedendo con verifiche e accertamenti.

A spiegarlo il Comandante Antonio Litigante che specifica anche la presenza di casi solerti, come chi aveva già provveduto a ripristinare l’immagine del proprio negozio ancor prima della firma del sindaco e c’è anche chi invece non è a conoscenza dell’ordinanza, come i proprietari dei locali che vivono fuori.

L’attività di ricognizione è partita, il monitoraggio per avere una situazione idonea e ideale soprattutto per l’occasione delle festività pasquali dovrebbe essere cosa sicura, almeno in termini di estetica.

Soddisfazione da parte dell’assessore Cristian La Civita che apprende con piacere la riqualificazione delle vetrine e che guarda ad una prima fase della pedonalizzazione della quale annuncerà a breve l’iter e le possibilità. Ordinanza sostenuta da La Civita che ha visto la sua fase embrionale nella scorsa estate con la conta dei negozi abbandonati, provvedimento voluto per contrastare l’incuria di immobili ad uso residenziale, commerciale, artigianale o di servizio “ per favorire un’immagine più decorosa del cuore della città, ma anche a salvaguardare l’igiene e la cura “scongiurando, inoltre, la percezione di insicurezza nei cittadini e nei turisti, per una maggiore fruibilità del patrimonio storico, artistico e culturale che caratterizza il cuore antico di Sulmona”  così spiegava il sindaco pochi giorni fa.

Intanto però non mancano i cittadini a far notare come non sia solo del privato il compito del decoro e della garanzia di cura, insomma il Comune ne avrebbe da fare, secondo i sulmonesi, in materia di ripristino, abbandono e di incuria.

A.S.