Opera a spese dell’utenza: Arera riapre la partita Snam

Potrebbe riaprirsi la partita, che sembrava definitivamente chiusa con l’ultima autorizzazione concessa ad ottobre, sul gasdotto e la centrale Snam.

L’Arera, infatti, ha imposto la consultazione pubblica sull’utilità del gasdotto, sostenendo nei fatti uno dei punti su cui insisteva il coordinamento No Hub del Gas, ovvero il fatto che le spese di realizzazione dell’opera, compresi il gasdotto Sulmona-Foligno e la centrale di Case Pente, ricadranno sulle bollette dell’utenza.

Una decisione “clamorosa” secondo i No Hub che domani terranno una conferenza stampa a Pescara sull’argomento e che parlano di “Italia terra dei cachi (e di grandi affari)” sottolineando che mentre da una parte l’autorità dell’energia mette in discussione la convenienza dell’opera, dall’altra il governo la ha identificata come strategica, superando per questo il diniego all’intesa con i territori.

“Un fatto clamoroso, in un momento in cui i dati smentiscono chi ha scommesso sulle paure degli italiani sulla mancanza di gas – scrive il coordinamento -, visto che addirittura nel 2022 l’Italia ha esportato – sì, esportato all’estero – oltre 3 miliardi di mc, un record assoluto, con lauti guadagni per le aziende che usano i gasdotti pagati dagli italiani con le loro bollette”.

6 Commenti su "Opera a spese dell’utenza: Arera riapre la partita Snam"

  1. COE.SO Associazione culturale per la Coesione Sostenibile | 4 Gennaio 2023 at 16:10 | Rispondi

    Davvero una clamorosa decisione che rappresenta la prima buona notizia d’inizio anno. Consentire la partecipazione attiva al processo decisionale attraverso una pubblica consultazione e sollecitare un confronto aperto e costruttivo con tutti i Soggetti interessati ad approfondire le proposte legislative ed amministrative, è un atto di “democrazia senza opacità”. A nostro avviso, la notizia è comunque un meritato tributo al Coordinamento No Hub del Gas, strenuo paladino a concreto presidio della vertenza, che già aveva sostenuto la tesi ora imbracciata dall’ARERA, organismo indipendente.

  2. francesco.valentini1935 | 4 Gennaio 2023 at 19:27 | Rispondi

    A proposito della questione Snam sembra che l’anno nuovo abbia aperto uno spiraglio che in democrazia (non quella locale,logicamente) dovrebbe riaprire la partita. Tra poc i nostri trafficoni salteranno la barricata e,assecondando il vento,si dichiareranno contro il progetto:comunque possono essere tranquilli qualunque sara’ l’esito:Sulmona li premiera’ comunque perche’ siamo inclini alle dimenticanze:la Regione insegna: ha sempre mietuto,purtroppo.

  3. articolo pieno di falsità!
    lettori non ci credete, informatevi altrove!
    dove?
    sul sito dell ARERA

  4. Mario Pizzola | 4 Gennaio 2023 at 21:31 | Rispondi

    Con comunicazione in data 6 dicembre 2022 l’Autorità ha dato mandato a Snam Rete Gas di sottoporre a consultazione il documento “PROGETTO LINEA ADRIATICA – RELAZIONE INTEGRATIVA – Novembre 2022”, predisposto ai sensi della Deliberazione n.468/2018/R/gas nell’ambito del Piano Decennale di Sviluppo della Rete di Trasporto.
    https://test-paas.snam.it/it/trasporto/dialoga-con-noi/news/2022/20221206

    Signor SI HUB: leggi

  5. Guardi che noi leggiamo e interpretiamo bene ciò che viene riportato sui siti di settore.
    questa consultazione si riferisce alla relazione integrativa sul progetto del novembre 2022.
    la snam ha gia fatto diverse consultazioni pubbliche su questa rete di gas ed in particolare sul ACB (ANALISI COSTI-BENEFICI, OBBLIGATORIA PER AVERE L AUTORIZZAZIONE) oltre a quella fatta sul piano decennale A RIGUARDO DI TUTTI I GAS CONDOTTI CHE LA SNAM STA COSTRUENFO IN ITALIA!
    l opera è AUTORIZZATA e nessuna consultazione pubblica potra agire contro.
    i TERMINI UTILIZZATI NELL ARTICOLO sono del tutto inappropiati… arera ha imposto (falso) arera sostenendo nei fatti (falso)…
    ma lei capisce cosa è una ‘consultazione pubblica’?

  6. Più che leggere e interpretare bisognerebbe che ANCHE CAPIATE quanto è riportato nella documentazione.
    Da notare in https://www.snam.it/export/sites/snam-rp/repository-srg/file/it/business-servizi/Processi_Online/Allacciamenti/informazioni/piano-decennale/pd_2021_2030/SCENARIO-NATIONAL-TREND-ITALIA_def.pdf a pag. 24 del documento (26 del pdf), che i volumi di gas hanno avuto il loro picco di consumo nel 2008 con 85 bcm (miliardi di metri cubi), per attestarsi nel 2019 con 74,5 bcm, e questi sono consumi certi e consolidati, mentre negli anni futuri ipotizzati nel 2030 sono pari a 62,4 bcm e nel 2040 di 60.6 bcm e/o 64,5 includendo nel consumo l’idrogeno, quindi dati totalmente lontani dagli 85 bcm del 2008, tanto meno non si può giocare con i numeri e specialmente con i gas accomunando aritmicamente nel grafico i 2 consumi, ma ciò non è possibile nella pratica, e cioè o trasporto il gas metano o l’idrogeno, e per piacere lasciamo fuori dal discorso gli già effettuati “esperimenti più commerciali che tecnici” di mix di trasporto su metanodotti di rete secondarie e per tipologia di utilizzo specifici.
    Contrariamente il vero nodo sarà nella produzione di energia elettrica (pagine e grafici a seguire del medesimo documento).
    Ne consegue che la rete è più che sovradimensionata per i volumi da trasportare (È GIA’ AVVENUTO)!

    Probabilmente gli interessi alla realizzazione dell’opera sono altri!
    Mentre vi è l’assoluta certezza dell’esborso dl finanziamento da parte degli utenti italiani per la realizzazione dell’opera!
    E POI CI SI STUPISCE PERCHE’ VIENE RICHIESTA LA CONSULTAZIONE PUBBLICA SULL’INTERA OPERA?

    Per una personale consultazione in internet, digitare sui motori di ricerca “ arera consultazione pubblica snam “.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*