Le luci si accenderanno domani, come da tradizione, ma senza particolari fronzoli, né cerimonie solenni, “perché è un atto di ordinaria amministrazione” tiene a precisare l’assessora Catia Di Nisio: “Non si tratta di un’installazione di light design”. Ma nonostante i lumen spiegati, che sono gli stessi dello scorso anno, dagli atti ufficiali, al momento, non si riesce a vederci chiaro sull’affidamento dell’appalto per le luminarie di Natale. Nella pubblicazione della determina per l’affidamento, infatti, inspiegabilmente gli uffici hanno apposto una serie di “omissis” che rendono ignota la ditta che si è aggiudicata i 15mila euro circa per rendere più caldo il Natale in città.
“Una errata interpretazione del principio di trasparenza e privacy” corre ai ripari la Di Nisio che ieri stesso ha chiesto alla struttura di rendere in chiaro il nome della ditta e anzi di rivedere tutti gli atti che sono stati eventualmente pubblicati finora con gli “omissis”, lì dove non solo non è necessario, ma persino illegittimo.
Sì, perché la storia della privacy ha preso un po’ la mano all’amministrazione pubblica, spesso distorcendo e offuscando il principio della trasparenza: per cui un appalto pubblico, pagato dal pubblico, tra l’altro con ricerca su Mepa, diventa “privacy”; coperto da chissà quali segreti – sempre in nome della privacy – dovrebbe essere poi anche lo stato dei luoghi delle scuole abbandonate dove la stampa, come accaduto con l’Itcg, viene cacciata a malo modo solo perché vuole documentare lo stato dell’arte di un immobile pubblico.
L’assessora Di Nisio ci tiene a spiegare che non c’è nulla da nascondere: la ditta affidataria è infatti la stessa dello scorso anno, la F.lli Tarquini di San Benedetto dei Marsi, che bisogna anche ringraziare, a dire il vero, per essersi presa l’incarico all’ultimo momento e nonostante il Comune di Sulmona le abbia pagato la fattura dello scorso anno solo qualche giorno fa.
Il pino dell’Annunziata, d’altronde, non è quello del Rockefeller Center di New York e non c’è nessun “tasto rosso” da premere per chissà quale solenne evento. La giunta, tuttavia, dovrebbe in quell’occasione, ovvero domani, presentare il cartellone degli eventi natalizi che, ad occhio e croce, non sarà neanche questo così straordinario. Con un mese di tempo per trovare soldi e idee (che nessuno aveva avanzato, forse anche a causa dell’incognita del Covid), d’altronde, non c’era da aspettarsi molto di più.
A parte le luci non è previsto nulla… Poveri turisti spaesati in centro storico a chiedere cosa fare in questa città… Poveri noi cucucciar a non venire in centro per nessun motivo!!
Si perché lo scorso anno, o due anni fa, o tre anni fa c’era qualcosa di diverso da fare?
Nelle altre città abruzzesi c’è molto di diverso da fare?
Perché anziché lamentarsi sempre non si è un pó più propositivi?
…ma se non si riesce neanche ad accendere il fontanone di piazza Garibaldi, ma dove ci presentiamo. Poi parlano di turismo….ma facetm lu favor…
Infatti non è roba di adesso sono almeno 10 anni che non c’è nulla, anzi l ultima volta il presepe vivente organizzato da Luciano Marinucci, non è un lamento né una critica,ma basterebbe valutare le risorse del centro storico, da nord a sud, con i suoi vicoli creare dei punti di interesse musicali e di cultura(pittura e artigianato)… Tipo un percorso guidato… Per esempio!!!!!! Chi oltrepassa il Ponte di San Panfilo idee le tiene!
Pazienteremo anche questa volta, visto il necessario periodo di rodaggio della nuova Amministrazione.
Con la speranza che il “rodaggio” non duri 5 anni……..
Peccato che Natale è già arrivato…!!!la scusa sarà il green pass? Basta ho sprecato troppo tempo…