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Li hanno beccati a pochi minuti di distanza: l’uno alla stazione di Pratola Superiore, l’altro in auto a Valle Madonna. Con loro avevano 110 grammi di cocaina in tutto, probabilmente della stessa partita, anche se i due negano di conoscersi. Entrambi residenti a Pratola ed entrambi giovanissimi: con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati così arrestati sabato sera dai carabinieri Emilio Palombizio, 23 anni, e Jeanpierre De Almada, stessa età, residente anche lui a Pratola, anche se di origini venezuelane.
Palombizio è stato fermato alla stazione di Pratola Superiore mentre si apprestava a prendere il treno per L’Aquila dove avrebbe dovuto trascorrere il fine settimana: con sé aveva una busta con dieci grammi di cocaina e un bilancino di precisione al seguito.
De Almada invece, fermato poco prima a Valle Madonna, aveva in auto un etto di cocaina.
Per entrambi il procuratore Stefano Iafolla ha disposto gli arresti domiciliari, in attesa della convalida che si terrà probabilmente domani.
I carabinieri sono andati a colpo sicuro: i due erano sotto controllo insieme ad un altro gruppo di giovanissimi residenti a Pratola, a casa dei quali, proprio sabato mattina, i carabinieri hanno eseguito tre perquisizioni, trovando in realtà solo tracce di sostanza.
Si tratta del quarto arresto dall’inizio dell’anno per cocaina in Valle Peligna: un etto della stessa sostanza, venne trovata il 20 gennaio scorso dalla guardia di finanza ad Omar Pacini, trentatreenne di Popoli Terme, mentre con la sua auto transitava lungo la statale 17 nei pressi di Corfinio. Qualche giorno prima era toccato a Mattia Buccili, 36 anni di Sulmona: in auto con lui viaggiava una minore con 3 grammi di cocaina nascosti nel reggiseno. Il 13 gennaio, invece, era finito agli arresti Franco Ciavattone, trentacinquenne artigiano di Sulmona trovato con 3 grammi di cocaina, dopo averne ceduto uno ad una donna. Per lui il tribunale del Riesame aveva disposto la remissione in libertà.
Bisogna prendere i CAPI dello spaccio questi ragazzi sono manovalanza Pratola è diventata la Terra di mezzo dove ALBANESI Venezuelani Rumeni fanno quello che vogliono sotto gli okki di tutti. Non è difficile capirlo macchine di lusso bella vita Ecc ecc
Adesso si scateneranno i leoni da tastiera, pronti, via?? Non serve infierire questi ragazzi vanno recuperati e reintegrati.
Ma di quali leoni da tastiera parli?
Questo andazzo va stroncato definitivamente, altro che recuperati e reintegrati.
Mano durissima e senza sconti per nessuno. Chi sbaglia, spacciando morte, deve pagarlo senza se e senza ma.
Questa merda sta distruggendo la gioventù e non solo.
Questi ragazzi vanno reintegrati altro che mano dura, si metta nei panni delle famiglie. Essere di dominio pubblico, è già una dura lezione. Bisogna tornare all’associazionismo al volontariato, diffondere mentalità forcaiola non porta a nulla. Chi sbaglia va aiutato non affondato.
Il problema è che, con la retorica dell’aiutare piuttosto che punire, stiamo vedendo i risultati. Le persone che dovrebbero usufruire veramente di una reintegrazione nella società civile se ne approfittano e fanno quello che vogliono sapendo che le conseguenze ad azioni illegali non ci sono. Sono anni che andiamo avanti con questa mentalità e questa grande idea dell’aiutare, frutto di grandi sociologi ed educatori, e le conseguenze si vedono. Oramai la galera la fai solo se ammazzi qualcuno e, in alcuni casi, nemmeno.
Pene severe e basta con il buonismo!