Oltre le emergenze, una “giunta” per il territorio

Non ci si può vedere e riunire solo di fronte alle emergenze, quando è troppo tardi. Seguendo questa logica il sindaco di Pacentro, Guido Angelilli, ha proposto a quello di Sulmona, Annamaria Casini, un “giunta del territorio”. Una richiesta inoltrata al capoluogo peligno come comune più grande, un’esigenza fortemente sentita da tutti i primi cittadini, nonostante a volte l’appartenenza politica crei giochi e squadre che saltano all’incombere del pericolo e si ridisegnano a danno scampato o subito. Che si tratti di Snam, incendi, tribunale, ospedale, non ci si deve far trovare più impreparati, ma pronti, con in mano “un piano strategico e programmatico – evidenzia Angelilli – in cui ognuno si deve far carico di una materia, un settore da porre a confronto per una politica condivisa”. Quella che manca, fino ad ora, in terra peligna.

“Un coordinamento strutturato” fa eco la Casini, ben disposta ad accogliere la proposta purchè “tutti si muovano all’unisono” afferma, perchè Sulmona da sola non ce la fa e il tessuto politico deve essere lavorato tramite confronti serrati. Un’idea, per ora, un progetto ancora in fase embrionale attraverso il quale bisognerebbe iniziare a delineare nuove prospettive su diversi fronti: sanità, sociale, trasporti, cultura, montagna, ambiente, turismo e via dicendo. Fondamentale è anche “il raccordo con gli enti sovracomunali – prosegue il sindaco del capoluogo peligno -. E’ importante trovare un modello organizzativo ottimale”.

Un progetto ancora in fasce nel quale, in pratica, “ognuno deve trovare il proprio posto”. Ogni sindaco dovrebbe prendere in mano un “tema” da portare avanti, una materia, un settore, un’idea da concretizzare e progettare arrivando, infine, ad un programma territoriale tale da ripercuotersi positivamente sulle realtà anche economiche attraverso convenzioni.

Troppo spesso la Valle Peligna si è ritrovata di fronte a cose fatte, ad una tavola apparecchiata dove il menu, perlopiù, non è stato gradito da amministratori e cittadini. L’esigenza non è solo quella dei sindaci alla guida dei diversi comuni, è anche della comunità peligna costretta a subire gli ordini che calano dall’alto, dai livelli istituzionali più alti, con una forza politica locale non abbastanza coesa per la difesa del territorio. Una creatura la cui gestazione sarà probabilmente lunga, ma il cui seme potrebbe essere presto fecondato.

Simona Pace

 

 

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