Occupazione di suolo pubblico: 42 sanzioni da vagliare. Commercianti chiedono incontro con il sindaco

Saranno vagliate una ad una le 42 posizioni dei gestori (presunti morosi) delle attività commerciali, multati per la mancanza di autorizzazione all’utilizzo del suolo pubblico. E’ questa la decisione presa a seguito della riunione degli uffici, tenutasi questa mattina a Palazzo San Francesco e coordinata dal sindaco Gianfranco Di Piero. Qualora dovesse essere accertato un disguido, causato da un’errata comunicazione da parte del Comune in merito alla richiesta di suolo pubblico inoltrata (e pagata), la sanzione verrà annullata.

Il caos è scaturito dai dinieghi del Comune nei confronti dei gestori che nelle ultime settimane hanno inoltrato le domande per l’utilizzo del suolo pubblico, in vista dell’estate. Gli uffici hanno risposto picche a oltre quaranta attività, che hanno richiesto l’occupazione, in quanto non in regola con i pagamenti arretrati.

Versamenti mancati alle casse comunali causati, soprattutto, dal caos di norme, deroghe e cavilli portati dalla pandemia. La deroga alla richiesta del permesso a mettere tavoli e sedie su suolo pubblico è stata possibile però solo fino a marzo 2022. Da quella data, infatti, i locali, seppur in deroga all’autorizzazione (prorogata a Sulmona fino al 2023), non erano però esenti dal pagare la tassa di occupazione. L’annullamento della multa, se accertato da parte del Comune di Sulmona, non comporterà anche l’annullamento dei pagamenti arretrati dell’occupazione di suolo pubblico. qualora venissero accertati.

Intanto il sindaco Gianfranco Di Piero prende una posizione garantista: “Non si può escludere a priori che il Comune abbia ragione, né che abbia torto – spiega -. Si valuteranno le singole posizioni dei commercianti, in quanto non si può far di tutta l’erba un unico fascio. Ciò che è importante per il futuro, e che ho chiesto anche agli uffici, è la circolarità della comunicazione e la risposta celere alle domande che vengono inoltrate agli uffici comunali. Un modo per rispondere tempestivamente al cittadino”.

I gestori delle attività coinvolte hanno avviato una raccolta firme per incontrare il primo cittadino. “Non vogliamo essere etichettati come criminali – spiega Alessandro Candido, gestore del Bar Medievale -. A rigor di logica, se sono state date appena 3 concessioni vuol dire che c’è stato un problema con gli uffici. La multa da 110 euro sembra più una questua. Un tentativo di fare cassa. Andremo fino in fondo alla questione, questo è certo”.

Ad essere sanzionati sono stati anche quei commercianti (circa l’80% dei multati) forti della ricevuta di pagamento dell’imposta comunale per la richiesta dell’utilizzo del suolo pubblico. “Molti hanno inoltrato richiesta e non hanno ricevuto risposta – continua Alessandro Candido -. Alcuni hanno chiesto di vedere le carte agli uffici comunali e gli è stato risposto che sono andate perdute. Gli impiegati possono perdere degli atti e un commerciante, dopo due anni di pandemia, non può avere una leggerezza su questa richiesta? Ogni volta attendiamo tempi biblici per ricevere risposte sulle richieste di autorizzazione. E ciò è sempre accaduto: con o senza il Covid”.

A complicare ancor di più le pratiche, sarebbe l’ordinanza sindacale del 2015, che impone la richiesta di suolo pubblico tramite pagamento sulla piattaforma SUAP. Oltre alla difficoltà per reperire gli allegati da inviare telematicamente, c’è da fare i conti (nel vero senso del termine) anche con i costi: 110 euro di richiesta a cui si aggiungono 60 euro di marche da bollo e, soprattutto, la firma di un tecnico (architetto o geometra) per una sorta di agibilità dello stabile in cui è ospitato il locale, dal costo di 300 euro. Con il rischio, inoltre, di vedere respinta la propria pratica.

11 Commenti su "Occupazione di suolo pubblico: 42 sanzioni da vagliare. Commercianti chiedono incontro con il sindaco"

  1. La burocrazia sarà la tomba di questa città.

  2. È il comune che dovrebbe pagare gli esercenti per tenere aperte le attività in questa valle di lacrime!

    • No i commercianti devono pagare come tutti quanti altri che … finitela con ste steonzate che non ci fate una bella figura. Basta debiti pubblici guadagni privati

    • Cittadino non prevenuto | 8 Febbraio 2024 at 21:31 | Rispondi

      Ahahahah siete liberi di andarvene se Sulmona nin vi piace

      • Andate a lavorare | 8 Febbraio 2024 at 22:43 | Rispondi

        Metà città è sparita se non te ne sei accorto!

        • Vai a lavorare | 9 Febbraio 2024 at 07:41 | Rispondi

          Metà città è sparita quindi i commercianti non devono pagare? Allora siccome è diminuita la,popolazione se non te ne sei accorto nessuno paga niente. Ma stiamo scherzando? Ogni scusa è buona per non pagare. Qua ci sono eserciti che non hanno pagato occupazione di suolo pubblico per due anni cioè hanno tolto spazio ai cittadini per guadagnare ma senza pagare.

    • Concordo!

  3. Gli uffici non si parlano e stiamo nell’ era delle EMAIL !

  4. Andate a controllare se effettivamente sui marciapiedi occupano solamente 80cm di larghezza come richiesto

  5. Dove sono i controlli sullo spazio occupato? Ci sono situazioni dove marciapiedi sono completamente ostruiti da fioriere, tavolini, sedie e ombrelloni. Poi che la gente deve camminare per strada. Per un disabile un carrozzina invece?

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