Occupazione bilancio in rosso per l’Abruzzo

Non sono dati confortanti quelli sull’occupazione in Abruzzo nel secondo trimestre del 2023 che segna per la nostra regione una vera e propria svolta nei diversi settori. Se da una parte, infatti, crescono l’industria (+15,7%) e occupati alberghieri e nella ristorazione (+14,8%), posizionando l’Abruzzo al primo posto per incremento occupazionale (rispetto al quarto trimestre del 2022) in Italia, dall’altra si registra il crollo nei servizi (-6,2%) e nelle costruzioni (-21,9%) che sono i peggiori in Italia, ma anche nell’agricoltura dove con il -26,1% l’Abruzzo è terzultimo in Italia.

Il bilancio finale, nell’analisi fatta da Aldo Ronci, è pesantemente negativo, con il tasso di disoccupazione che si attesta al 9%, ovvero l’1,4% in più di quello nazionale (7,6%).

Il tasso di occupazione (rapporto percentuale tra gli occupati di una determinata classe di età – in genere 15‐64 anni – e la popolazione residente totale di quella determinata classe di età) ha uno spread negativo dello 0,6% rispetto a quello nazionale (61% a fronte del 61,6%), segnando con i 2mila occupati in meno, una controtendenza rispetto alla media italiana: un decremento dello 0,4% a fronte cioè di un incremento nazionale dell’1,6%, con uno spread di 2 punti percentuale. Dall’altra i disoccupati (il rapporto percentuale tra i disoccupati di una determinata classe di età -in genere 15 anni e più – e l’insieme di occupati e disoccupati – forze lavoro- della stessa classe di età) registrano un incremento di 5mila unità, ovvero dell’ 11% in controtendenza rispetto alla flessione del 4,5% italiana.

1 Commento su "Occupazione bilancio in rosso per l’Abruzzo"

  1. iabbruzz fort e gentil sci ma sculusit

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