Nuovo padiglione, M5S: “L’emergenza carceraria nel nostro programma elettorale”

“Il M5S intende inserire nel proprio programma per le prossime amministrative un capitolo dedicato all’emergenza del sistema penitenziario con l’obiettivo di riportare l’attenzione su un tema che non può essere ignorato”. Lo annuncia il Movimento 5 Stelle Sulmona dopo la notizia dell’imminente apertura del nuovo padiglione dell’istituto carcerario peligno destinato ad accogliere fino a 265 detenuti in più.

Un’operazione sulla quale il M5S solleva perplessità per “una gestione che rischia di compromettere sia i diritti degli operatori che quelli dei detenuti” come si legge nel comunicato dove i pentastellati sottolineano “la totale assenza di un confronto politico serio sulla questione”. Mentre infatti il carcere di Sulmona si appresta a diventare “uno dei più affollati e problematici d’Italia con circa 700 detenuti classificati di alta sicurezza, le forze politiche locali, regionali e nazionali restano in un silenzio preoccupante” senza intervenire su quanto sta accadendo nel carcere peligno. “Una struttura che con l’inaugurazione del nuovo padiglione si avvia a un sovraccarico insostenibile” e tutto questo nonostante gli appelli, le interrogazioni parlamentari della senatrice Gabriella Di Girolamo e le continue denunce dei sindacati. Richieste di interventi che, continuano gli scriventi, hanno evidenziato le gravi carenze di organico, l’inadeguatezza degli spazi e le condizioni precarie di sicurezza per il personale e che, tuttavia, “sono state sistematicamente ignorate, come se le problematiche sollevate fossero esagerazioni infondate”.

Eppure i numeri confermano quanto da tempo denunciato da politica e sindacati se si considera che le 27 nuove unità di personale peniteniziario “sono state immediatamente riassorbite dai trasferimenti e dai pensionamenti, lasciando inalterata la situazione di emergenza” aggravata anche dalla logistica che, continuano dal M5S, “resta un problema irrisolto con una caserma per gli agenti priva di un numero adeguato di posti letto”.

La situazione non migliora sul fronte della gestione interna dove, insistono i pentastellati “le carenze sono altrettanto gravi: dalla cucina per i detenuti che non è sufficiente a soddisfare le esigenze alimentari alla mancanza di spazi idonei per le attività trattamentali come sale hobby e scuole, fino all’assenza di adeguate strumentazioni per impedire l’uso di droni e telefoni cellulari da parte dei detenuti”.
Misure di sicurezza largamente insufficienti per un carcere come quello di Sulmona “privo di un sistema efficace per prevenire scavalcamenti, di adeguati spazi per le videoconferenze giudiziarie e di mezzi sufficienti per il trasferimento dei detenuti”. Senza dimenticare “la carenza di personale medico e infermieristico che complica ulteriormente la gestione quotidiana della struttura, aggravando il già complesso quadro generale”. Mancano persino “reparti dedicati ai detenuti non fumatori e spazi adeguati per i colloqui con i familiari” a dimostrazione della totale disorganizzazione della struttura carceraria peligna. Eppure, nonostante tali gravi mancanze, aggiungono i pentastellati, “l’amministrazione penitenziaria ha deciso di procedere comunque con l’attivazione del nuovo padiglione, ignorando i principi sanciti dalla Costituzione, dall’ordinamento penitenziario e dal regolamento di esecuzione” con la funzione rieducativa della pena che “sembra essere stata completamente dimenticata”.

Per non correre il rischio di “trasformare il carcere in un mero contenitore di individui, senza alcuna prospettiva di reinserimento sociale – conclude il comunicato – il Movimento 5 Stelle si oppone con fermezza a questa gestione approssimativa e irresponsabile. La sicurezza degli operatori e la dignità del sistema penitenziario non possono essere compromesse da scelte politiche superficiali. Sulmona non verrà lasciata sola di fronte a questa sfida”.

1 Commento su "Nuovo padiglione, M5S: “L’emergenza carceraria nel nostro programma elettorale”"

  1. Complimenti davvero.
    Esaustivo in tutti i punti sviscerati e che rispondono pedissequamente alle problematiche attuali e future di quella che rappresenta una istituzione mai considerata dalla politica locale.
    È la prima volta che vedo finalmente proporre nel programma delle amministrative comunali la devoluzione di una tematica sempre snobbata e tenuta al bando da tutti coloro i quali si sono succeduti nel tempo.
    Finalmente vedo la giusta attenzione per un posto che davvero sembra quasi non esista agli occhi di chi amministra il territorio nel quale insiste.
    E pensare che davvero a breve sarà il carcere più affollato al mondo da detenuti di estrazione mafiosa.
    Complimenti nuovamente ai dirigenti del M5S e grazie per l’interessamento da sempre e non da ora dimostrato per la nostra condizione.

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