Due nuovi casi positivi a Sulmona oggi ed entrambi riferibili al San Raffaele. Si tratta di due infermiere della clinica, tra le nove persone che erano state messe in isolamento domiciliare, perché entrate in contatto con la paziente proveniente da Bergamo (attualmente ricoverata a Chieti) dalla quale si presume sia partito il focolaio.
Una delle risposte era attesa, ovvero l’infermiera di origine straniera che già aveva accusato sintomi, l’altra invece è “nuova”: si tratta di una cinquantottenne residente formalmente a Campo di Giove, ma domiciliata a Sulmona dove ora si trova ristretta in isolamento sanitario attivo.
La clinica si conferma insomma sempre più un potenziale focolaio di contagio che nei prossimi giorni potrebbe far crescere di molto i numeri dei positivi in città.
Oggi infatti sono stati eseguiti diversi tamponi (88 in tutto quelli fatti finora) su pazienti e dipendenti, sia amministrativi che sanitari.
Alla lettera-diffida fatta dai sindaci la San Raffaele fa sapere di aver già risposto con i fatti, ovvero attivando il protocollo deciso dalle direttive nazionali.
Sono stati sanificati dentro e fuori tutti i locali, riforniti di dispositivi di protezione individuale tutti gli addetti, bloccate le visite e le dimissione dei pazienti, posti in isolamento sanitario attivo gli addetti potenzialmente entrati in contatto con la paziente di “Bergamo”.
Restano però in vigore le normative nazionali, per cui il personale che non è stato posto in isolamento e che non presenta sintomi, continua ad entrare e uscire dalla struttura. Una libertà che in molti vogliono sia ristretta, almeno fino a quando non sarà definita l’entità del focolaio.
E mo’, comincerà la catena di S.Antonio…e non abbiamo nemmeno le mascherine.
Teste di caxxxxoooooo.