Sembra quasi un appuntamento fisso, stessa ora, circa 21.30, a naso in sù sotto il cielo. L’oggetto non identificato di forma sferica e multicolore avvistato nella tarda serata di due giorni fa da un fotografo pratolano, Antonio Citarelli, appare nuovamente, questa volta sotto il cielo di Pettorano sul Gizio.
Antonio ha portato con sé degli amici e ha prodotto ulteriori immagini e video. L’oggetto, ufo, che per non incorrere in erronee interpretazioni sta ad indicare oggetto volante non identificato, è di nuovo presente allo sguardo peligno, inspiegabile e rotante documentato dal fotografo pratolano in report di foto e video. Trentasei secondi di video (guarda video -Ufo in Abruzzo 2- nella sezione “de visu”), questa volta, nel quale la luce multicolore è più ferma, ma abbastanza nitida dall’escludere che si tratti di un aereo o di un drone.
Materiale e immagini (le prime, nel video -Ufo in Abruzzo- nella sezione “de visu”) che però il Cun, autorevole Centro ufologico di Abruzzo-Molise, dopo le verifiche del caso, ha ritenuto non utilizzabile per messa a fuoco e possibile errore tecnico, le immagini pervenute “non rappresenterebbero nulla”.
Dunque come spiega il responsabile del Centro, nonostante l’apprezzabile lavoro e impegno del giovane, proprio la scarsa qualità delle foto, la mancanza di riscontro, a cui si aggiunge l’assenza ulteriori avvistamenti e testimonianze nella zona indicata, portano alla attuale conclusione: “Non riteniamo si tratti di un evento ufologico”.
Il responsabile fa sapere però di essere in attesa di visionare con lo staff altro materiale (quello registrato ieri sera) per proseguire con lo screening. Un lavoro che segue un approccio di tipo scientifico, tecnico sistematico che adotta determinate procedure, considerando conoscenze, variabili, errori o letture erronee.
La Valle Peligna così come l’Abruzzo è da tempo monitorato dal Cun.
Ora non resta che attendere una nuova produzione e un nuovo esame, per capire se insomma ciò che viene recepito dall’obiettivo sia in sostanza un pianeta, o un effetto dato da una risoluzione delle strumentazioni che porta poi ad una immagine “ingannevole” all’occhio o si tratti davvero di un ufo.
C’è da dire, però, che Citarelli e i suoi amici spiegano come è difficile che si tratti di una distorsione ottica dovuta alla Reflex, in quanto l’oggetto non identificato è visibile anche ad occhio nudo.
Stasera un’altra volta con gli occhi puntati al cielo, a cercare risposte e sognare altri mondi possibili.
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