Una nuova perizia sull’immobile per verificare gli argini di riapertura, anche parziale, dell’Agenzia di promozione culturale di piazza Venezuela, chiusa giovedì scorso dalla Regione perché con un indice di vulnerabilità sismica troppo bassa.
E’ quanto è stato deciso nell’incontro che si è tenuto questa mattina in Regione tra dirigenti, presidente D’Alfonso e sindaco di Sulmona.
L’Apc, insomma, per il momento resta chiusa, si tratterà di vedere ora quanto questo momento durerà.
Sul tavolo regionale sono state messe diverse ipotesi alternative, perché è evidente che la soluzione scelta del trasferimento dei soli uffici, senza cioè accesso al pubblico, nella ex sede dell’Arssa, non soddisfa e non risolve il problema della privazione di un servizio fondamentale alla città come quello della biblioteca, la cui chiusura, ha minacciato il sindaco Casini nell’incontro organizzato da AltreMenti, non è tollerabile (“Pronta a chiudere la città” aveva detto la Casini).
Oltre alla verifica tecnica per riaprire parte dell’immobile, c’è l’ipotesi di utilizzare un piano degli uffici Inps di via Sardi che sarebbero stati resi disponibili per ospitare la biblioteca dell’Apc, compresa parte dei 35mila testi, in attesa che vengano individuati, stanziati, avviati e conclusi i lavori di consolidamento statico dell’edificio a torri di piazza Venezuela che, comunque, la Regione ha intenzione di recuperare.
La questione, dunque, resta sospesa, in attesa di una soluzione, anche solo temporanea, che, si spera, possa arrivare nel giro di qualche giorno o settimana.
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