“Non solo un tirocinio”, 70 posti per il bando di Abruzzo Include

Il bando è stato già pubblicato il 9 ottobre e per partecipare bisognerà farne richiesta entro 30 giorni successivi dalla pubblicazione, un’opportunità da non perdere per tutti gli utenti in carico ai servizi sociali professionali, ma anche per tutti coloro che rientrano nelle cosiddette fasce sensibili.  Sulmona, capofila dell’ambito sociale distrettuale n.4,  che comprende buona parte dei comuni circostanti (Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Campo di Giove, Cansano, Cocullo, Corfinio, Introdacqua, Pacentro, Pettorano sul Gizio, Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Roccacasale, Scanno, Sulmona, Villalago, Vittorito) è la prima volta che rientra in un progetto simile. Si tratta di Wake Up Lavoro di Abruzzo Include, azione parte del Fondo Sociale Europeo, che vede la partnership tra pubblico e privato allo scopo di creare una rete che dovrà favorire l’integrazione nell’ambito lavorativo.

Marinella Sclocco, assessore regionale al Sociale

A proposito saranno disponibili in tutti i Comuni, parte del progetto, sportelli d’ascolto, di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, finalizzati all’individuazione, presa in carico e redazione di un progetto individuale di inclusione socio-lavorativa di soggetti in condizione svantaggiata o povertà, con un Isee minore a 6mila euro. A questo primo approccio seguirà poi una azione di inclusione attiva che per l’Ecad di Sulmona prevede l’attivazione di 70 tirocini (per 6 mesi a 600 euro mensili) su un totale di 600 in Abruzzo, pari a 440mila euro rispetto ai 3milioni e 600mila euro destinati a tutta la Regione.

Abruzzo Include è alla sua seconda esperienza poichè a parer dell’assessore regionale al sociale, Marinella Sclocco, a Sulmona questa mattina per la presentazione ufficiale, la prima è stata soddisfacente. Numeri ben precisi in realtà non esistono, ma se si prende in considerazione il caso di Francavilla, che può essere ampliato a tutto l’Abruzzo, 70 tirocini si sono trasformati successivamente in 12 contratti di cui 3 a tempo indeterminato.

Mariella Iommi, assessore comunale al Sociale

“C’è da sottolineare che il più delle volte- ha spiegato l’assessore- si tratta di persone difficili e quindi già questi numeri sono importanti”. “Non solo un tirocinio”, è da sottolinearlo, perchè il progetto mira a restituire dignità alle persone “spesso rinchiuse in casa convinte che il mondo non possa offrire loro più nulla”. In tutto questo la “rete” (che comprende comuni, aziende e supporto sociale) è la ricetta del successo, o almeno dovrebbe esserlo, perchè “quello che bisognerà fare sarà comprendere le potenzialità di queste persone e puntare sulla loro capacità di resilienza” ha aggiunto l’assessore regionale.

Tra gli “svantaggiati” rientrano le persone in povertà, le donne vittime di violenza, gli ex tossicodipendenti, i disabili, gli over 45 senza lavoro, solo per fare un esempio. “Una buona chance per le aree interne” ha commentato l’assessore comunale al ramo, Mariella Iommi.

Un aiuto in cambio di lavoro, risorse che producono qualcosa, “il tempo dell’assistenzialismo è finito- ha tenuto a precisare la Sclocco- che ci può stare, ma solo per un periodo” evocando la metafora della pesca e del pesce per cui alle persone svantaggiate non va fornito il bene, ma il mezzo per ottenerlo. Con questa filosofia si muoveranno anche gli altri interventi regionali sul sociale ai quali, non appena ufficializzati, si potrà accedere, ma redigendo prima un piano personalizzato che potrebbe prevedere anche la prestazione di lavoro per il proprio comune.

Per ottenere tutte le informazioni relative al bando è possibile visitare il sito www.wakeuplavoro.it

Simona Pace

 

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