Non pubblicarono la relazione di fine mandato, ex sindaco e dirigente, sanzionati, ricorrono al giudice

La vicenda è finita davanti al giudice di Pace, dopo essere passata per la Corte dei Conti e per un’ordinanza del segretario generale Francesca De Camillis che ha sanzionato la dirigente Filomena Sorrentino e l’ex sindaco Giuseppe Ranalli, per la mancata pubblicazione, lo scorso anno, nei tempi e modi previsti, della relazione di fine mandato.
Un multa da 1.317 euro per l’ex sindaco e di 2.850 euro per la dirigente (in verità un terzo di quanto la stessa Corte dei Conti aveva stabilito di applicare), ritenuta “illegittima”, sostengono gli avvocati dell’ex sindaco, Vittorio Masci e Anna Berghella, anche perché “inspiegabilmente, salvo colleganza e solidarietà fra colleghi – scrivono gli avvocati -, l’attuale segretario generale ha generosamente e senza motivazione alcuna esentato il suo predecessore, dott. Santopaolo, da ogni responsabilità”.
La segnalazione della Corte dei Conti, che risale allo scorso autunno, infatti, individuava nelle tre figure citate (sindaco, dirigente e segretario) le responsabilità del ritardo con cui la relazione di fine mandato era stata pubblicata e cioè solo il 5 settembre, anziché il 28 aprile (cioè entro 20 giorni dalla indizione di nuove elezioni) come previsto dalla legge. Un ritardo fondamentale, sostiene la Corte dei Conti, perché la relazione di fine mandato sarebbe dovuta servire “a rendere effettivo il controllo democratico dei cittadini in occasione delle elezioni amministrative”. Insomma pubblicarla dopo le elezioni non è servito a niente, tanto più che il documento non aveva neanche, come necessario, il visto dei Revisori contabili.
Nell’opposizione fatta al provvedimento del segretario, gli avvocati dell’ex sindaco spiegano che, in verità, la colpa di quel ritardo non è da attribuire a Ranalli che aveva solo il compito di controfirmare la relazione che doveva essere invece predisposta dagli uffici.
Una cosa è certa: gli elettori sulmonesi hanno avuto uno strumento in meno di partecipazione democratica alla vita amministrativa e alla scelta del loro sindaco, perché dalla relazione di fine mandato, in sostanza, si deducono bisogni ed esigenza del Comune, il fatto e il da fare.
Certo basterebbe che al Corte dei Conti, ma anche qualsiasi altro organo di controllo istituzionale, facessero un giro sul sito del Comune, per verificare come quasi tutti gli adempimenti della legge sulla trasparenza, siano regolarmente evasi e non rispettati.

1 Commento su "Non pubblicarono la relazione di fine mandato, ex sindaco e dirigente, sanzionati, ricorrono al giudice"

  1. fatti non chiacchiere | 19 Luglio 2017 at 11:32 | Rispondi

    bene, i Cittadini,non i sudditi, segnalano le violazioni alle Autorita’ di controllo,e soprattutto i delegati,gli eletti…che ovviamente per non infastidire o essere…si voltano d’altra parte,chiudono gli occhi,in rispetto agli affari loro,dei famigliari,amici,amici degli amici…illuminante quanto accade nei palazzi,tutti nessuno escluso,i servizi ai Cittadini sono sospesi,i politicialtroni raccontano,dichiarano,annunciano che risolveranno a breve i problemi,si quelli relativi agli interessi particolari…o no?

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