Non ci sono i numeri, salta il consiglio comunale

Salta il consiglio comunale in programma questa mattina a palazzo San Francesco. la maggioranza non ha i numeri e l’opposizione non si presta, non più, a garantire il numero legale. Assenze significative politicamente quelle di oggi, perché oltre all’indisponibilità di Jacopo Lupi, sono state determinanti le assenze dei consiglieri Proietti e Di Rienzo. Due di quelli che avevano chiesto la verifica.

“Ora la misura è colma! – scrivono le opposizioni -. Siamo stanchi di assistere a balletti tra il Pd e parte della maggioranza. Si parla solo di Presidenza del Consiglio, Vice Sindaco e assessori e la città è al palo. Una amministrazione nelle mani del Pd e di un manipolo di sindaci che la utilizzano come grimaldello nelle partecipate. Un sindaco incapace di reagire ai continui scossoni provenienti dalla sua stessa maggioranza incapace di garantire il numero legale per l’apertura della seduta. Le assenze odierne non risultano casuali, ma in parte frutto di una dissociazione prima nei contenuti ed ora anche nella attività consiliare e non fanno prefigurare nulla di positivo per l’attuale amministrazione e per la Città che ha bisogno di essere amministrata da una maggioranza coesa, priva di sfrenate ambizioni personali e che ha come unico obiettivo l’agire quotidiano nell’interesse della collettività. Il Sindaco la smetta di mettere la testa sotto la sabbia e ne prenda definitivamente atto”.

Il consiglio tornerà a riunirsi domani in seconda convocazione.

7 Commenti su "Non ci sono i numeri, salta il consiglio comunale"

  1. Ma forse è meglio così!
    Quello non è un consiglio comunale: è un ritrovo di nullafacenti che quando si vedono non fanno altro che sparlare del loro rispettabile capoluogo.
    Il 12 febbraio scorso proprio su questo giornale uscì l’articolo a titolo “Lesa maestà: L’Aquila fa accesso agli atti del consiglio di Sulmona per possibili diffamazioni”, in cui questo quotidiano relazionava che il comune dell’Aquila aveva dovuto attivare addirittura il proprio ufficio legale per difendere la propria onorabilità, dati i continui e oramai non più tollerabili vilipendi che continuamente ricorrevano in quel covo di serpi che è la Sala Consiliare Peligna.
    Da queste parti, evidentemente, i consiglieri si riuniscono proprio come quelle comari che vanno a messa non per devozione ma per spettegolare, invidiose più che mai, di quelle loro laboriose conoscenze che invece costruiscono qualcosa di positivo nella vita propria e dei propri cari.
    A buon intenditor..

  2. Una situazione davvero preoccupante per la Città e per il territorio. Pensare che la campagna elettorale anti-Gerosolimo di questa maggioranza è stata tutta incentrata sui temi della responsabilità, della moderazione, della competenza.
    I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La città è al totale abbandono, le società partecipate ed i servizi sono allo sbando, senza alcun presidio.
    La maggioranza è frammentata e litigiosa. Discute sulle poltrone e non sui temi.
    Dove è questa responsabilità tanto decantata ?

  3. i democristiani, sempre loro… e sempre i soliti volti di una politica stanca e inutile. Bisogna avere il coraggio di farsi da parte e salvare almeno la faccia, se si è ancora in tempo, ma dubito!

  4. Vorrei dire alle persone che sparlano sempre dell’Aquila: non sarebbe ora di fare un po’ di autocritica e sparlare dell’inettitudine dei nostri amministratori intesi sia come maggioranza che come minoranza. Si sono seduti sulle poltrone e lì stanno comodi. Se parliamo poi del PD ancora peggio volano da una parte all’altra solo per avere visibilità, si scornano tra loro, infatti si vede che fine ha fatto…

  5. Discendente di unoche partecipò a JAMME MO' | 31 Marzo 2023 at 14:48 | Rispondi

    Purtroppo dell’Aquila non si sparla affatto anzi si è anche troppo tiepidi (fermo restando i problemi locali).
    Fu sce ca fusce che sce un onorabile aquilano??
    Eh, L’Aquila mea sopra quel bel cucuzzolo!!

  6. Elisabetta Bianchi | 31 Marzo 2023 at 15:13 | Rispondi

    siete sicuri che sia un Consiglio Comunale?

  7. Vivo qui da 50 anni e non sono né aquilana né sulmonese quindi non ho paraocchi da guardare sempre e solo in unica direzione, mi ritengo soltanto obiettiva, a differenza di altri

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