Ripassi, o meglio ritenti e sarà più fortunato. Perché ormai per usufruire dei servizi sanitari è questione di un lancio di moneta. Testa o croce. Liste d’attesa piene o un piccolo spazio nel quale inserirsi, come un mattoncino del Tetris. E chissà se quel buco lo troveranno gli utenti della Asl1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila.
Oggi l’ultimo disagio registrato presso il Cup di Sulmona. Una coppia, con impegnativa medica per una Tac urgente, ha dovuto girare i tacchi una volta arrivata allo sportello dell’operatore: “Mi dispiace, ma in provincia dell’Aquila non c’è posto al momento”. Eppure l’esame diagnostico prevede l’obbligo di prestazione rientra entro 72 ore lavorative dal rilascio dell’impegnativa, che possono diventare 6 giorni se si considerano domeniche e giorni di festa.
L’operatore ha chiesto alla coppia di fotocopiare l’impegnativa e lasciare un recapito telefonico, nel remoto caso che da qui alla prossima settimana si liberi un posto nei nosocomi dell’aquilano. Insomma, toccherà sperare nella buona sorte per ricevere una prestazione sanitaria che di diritto spetterebbe ai cittadini. Le alternative ci sarebbero: o fare un tentativo nelle altre tre Asl della regione, oppure percorrere la strada dell’esame diagnostico privatamente. Pagando, ovviamente.
Nuovi e vecchi problemi che gli abitanti peligni, ma più in generale di gran parte dell’Abruzzo, vivono sulla propria pelle. Questi sono i fatti reali e non mistificazioni, come ha asserito ieri l’assessore alla Sanità, Nicoletta Verì, che ha parlato di “liste d’attesa riassorbite” nelle Asl abruzzesi. E a poco o niente è servito il servizio “SOS liste d’attesa”, attivato lo scorso mese dalle asl abruzzesi. Uno “sportello per lo sportello” per risolvere o accorciare i tempi della prestazione, attivo dal lunedì al venerdì. Un esperimento al momento fallimentare, perché le lunghe code per accedere ai servizi sanitari restano e un vero e proprio “saltafila” non esiste, se non quello dell’intramoenia per le prestazioni dei medici fuori l’orario di lavoro.
Alla fine della giostra sempre di monete si tratta: o da lanciare o da sborsare.
Anziché fare inutili manifestazioni “pro Palestina” di cui non gliene frega nienta a nessuno (sai quanto se fregano in Medio Oriente delle proteste in uno staterello insignificante piazzato in mezzo al Mediterraneo!) sarebbe il caso che la gente cominciasse a manifestare, ad okkupare, a fare barricate e, se necessario, anche la rivoluzione per queste cose, che realmente toccano i propri diritti e, in definitiva, la propria vita!
Inutile girare anche per altre asl tanto è lo stesso…la coppia verificherà a suo scapito che pagando la tac miracolosamente la farà entro una settimana… come diceva una pubblicità…per tutto il resto c’è Mastercard…mi raccomando il 10 votate ancora sti incapaci…
Perché con D’Alfonso era meglio ?
O non c’era Paolucci, quel tale
che, com’incubo senza risveglio,
far fuori voleva dei nati ospedale ?
E credi che altrove sia paradiso ?
Prova pure, se vuoi, ma ora ti avviso:
l’Italia è un paese assai occidentale
e le cose per bene la devi pagare.
Eppoi facciamo siccome al Comune ?
Tre mesi a dir: “Faremo di meglio”
e dopo elezione, di promessa immune,
è stato per popolo un brusco risveglio.
La verità, come sempre, è proprio la stessa:
non prende la gente affatto per fessa
chi fa o sa fare o ha fatto qualcosa;
lo fa solo chi sul voto degli altri riposa !!!
Solita vicenda tragicomica dell’ASL provinciale nella solita periferia della provincia.
Ad 1 mese dall’inaugurazione della TAC nell’ospedale di Sulmona, già vi è il tutto esaurito e sarebbe curioso sapere quanti esami giornalieri effettivamente vengo effettuati e quante ore di riposo fa l’attrezzatura ospedaliera per non poter permettere una prestazione ambulatoriale urgente.
Fa ridere la richiesta della fotocopia da fornire da parte dei pazienti, prima la beffa del numero da chiamare per le urgenze senpre a cura del paziente, ora questa ennesima stranezza, mi chiedo a cosa serva l’informatizzazione del CUP e se li sappiano utilizzare.
Il tutto mentre in Regione si spaparazza che va tutto bene nella Sanità.
VOTATE CON GIUDIZIO.
https://www.ilgerme.it/ronci-snocciola-i-dati-drammatici-della-sanita-abruzzese/
https://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Attivit–i/Spesa-soci/Attivit-monitoraggio-RGS/2023/IMDSS-RS2023.pdf
Se ci va il presidente Marsilio il posto esce, invece per un povero cristo non c’è che fine.Pensate bene a chi votare.
Ma per chi pensa che con il voto le cose cambiano dove vivono?
Tu sei uno che ragiona.
Or diciamolo anche ad altri:
noi faremo cosa buona,
lor diventeranno scaltri.
In una squadra di calcio quando le cose vanno male la prima cosa da fare è cambiare allenatore.
Il presidente importato da Roma Marsilio l’abbiamo provato e i risultati non mi pare siano positivi..anzi.
Vivono nella realtà dei fatti, mentre lei?
Caro John, magari non cambia nulla, ma almeno si afferma il principio che chi ha governato in questi cinque anni senza fare assolutamente niente per risolvere i problemi, se non le pagliacciate delle inaugurazioni con 5 anni di ritardo, può andare serenamente a farsi una bella vacanza in uno dei tre mari che bagnano l’Abruzzo!
Prima dei cinque anni non mi pare che la cosa procedeva bene. Se non pagavi aspettavi ugualmente
E va bene. Ma qui il punto non é tornare a prima di Marsilio, é prendere atto che anche la gestione Marsilio é stata fallimentare. E rivotarlo significa avere la CERTEZZA che nulla cambi. D’Amico non é D’Alfonso.
Per fare una TAC urgente a sulmona bisogna aspettare che qualcuno rinuncia, ma chi rinuncia?, o qualcuno “crepi” questa è la sanità che ci lascia Marsilio, il mercenario romano, e l’assessore alla sanità Veri. Loro, e gli amici degli amici,con una telefonata TAC e Risonanza. andate a casa che avete fatto già 5 anni di danni ne abbiamo piene le scatole.
L’ importante è aver speso milioni di euro per una capatina di 10 giorni da una squadra di mezza classifica, o soldi a scuole private.
IO PER NON SAPERE NE LEGGERE E SCRIVERE CHIAMO LA NEUROMED DI POZZILLI (IS) 0865929600 E FACCIO TUTTO IN QUATTRO E QUATTR’OTTO. LA NEUROMED LAVORA TUTTI I GIORNI 24 SU 24 COMPRESO I GG. FESTIVI.
Quando si splendevano milioni di euro per un pallone o per una scuola privata dove stavano quelli che ora criticano il romano?