Nei giorni scorsi è avvenuta la tanto attesa nomina governativa del comitato promotore per le celebrazioni del Bimillenario. Questa, sommata alla presentazione da parte del governo dell’emendamento 59.48 alla Legge di bilancio, mette in salvo i 700.000 euro della Legge Ovidio per altri 12 mesi, ultimo tempo utile nei quali dovranno essere necessariamente spesi. A questo punto non appena l’emendamento sarà stato approvato – e l’esito è quasi scontato visto che la nomina è governativa -, bisognerà aspettare solo l’approvazione definitiva della legge di bilancio e poi il comitato si potrà dedicare a capire come impiegare il finanziamento.
Esulta la senatrice peligna Gabriella Di Girolamo che intesta la paternità dell’emendamento al Movimento 5 Stelle, anche se questo reca in calce la dicitura “Il Governo” ed il merito tecnicamente andrebbe condiviso con l’alleato di governo leghista. Probabile però che Di Girolamo parli di merito dei Cinquestelle perché l’emendamento potrebbe essere stato presentato su spinta del sottosegretario grillino Gianluca Vacca. “La grande notizia – scrive Di Girolamo – è che il Comitato potrà finalmente iniziare a lavorare per celebrare i 2000 anni della morte del sommo poeta latino, dopo essersi arenato nella sua primordiale fase di costituzione, prevista entro 60 giorni dall’approvazione di una legge del dicembre del 2017. Una legge fatta e dimenticata nel cassetto ma che l’impegno assunto dalla nuova classe politica al comando ha saputo salvare”.
Aggiunge Di Girolamo: “Non c’è stato alcun passo indietro, diversamente da come alcuni parlamentari delle opposizioni stanno commentando. La stessa deputata Pezzopane dovrebbe ringraziarci per il lavoro che celermente abbiamo posto in essere in questi pochi mesi, lo stesso lavoro che lei stessa ha dimenticato di portare avanti nonostante fosse il suo partito, il Pd, ad avere potere decisionale nella scorsa legislatura”. Ad onor del vero va sottolineato che la senatrice Pezzopane aveva presentato nel decreto Milleproroghe, un emendamento identico a quello presentato ora dal governo, ma allora era stato bocciato, probabilmente anche per non intestare il risultato alla senatrice aquilana.
Ora la palla passa in parte anche nelle mani della giunta Casini che dovrà presentare le sue proposte sull’impiego dei fondi, per dare veramente inizio al Bimillenario Ovidiano, fino a questo punto deludente. Per l’assessore alla Cultura Alessandro Bencivenga, i soldi dovrebbero essere spesi innanzitutto nel “Parco Letterario”, progetto già protocollato dall’amministrazione e che avrà la sua struttura fisica a Fonte d’Amore. Poi bisognerà capire se per l’allestimento finale di Casa Ovidio si potrà attingere ad altri fondi o se si utilizzeranno quelli della Legge Ovidio ed infine l’amministrazione punta ad un terzo progetto sul quale però attualmente mantiene uno stringente riserbo.
Savino Monterisi
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