Hanno aperto la serata con Noi non ci saremo, seguito da Cartoline da qui, il brano scritto da Ligabue che dà il titolo al nuovo album per proseguire con tutti i loro successi da Gli aironi neri, a Ma che film la vita, passando per Il paese delle favole, Io voglio vivere, Un giorno insieme, Canzone per un’amica, Dio è morto e Io vagabondo. Sono I Nomadi che ieri sera a Sulmona hanno riempito piazza Garibaldi con 10mila persone (secondo gli organizzatori) per un concerto gratuito che nell’anno delle radici ha voluto rendere omaggio alla emigrazione abruzzese nel mondo.
L’evento, fortemente voluto dagli emigranti peligni, e in particolare dal cavaliere Filippo Frattaroli e Joey Crugnale, è stato organizzato dall’associazione Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, con il patrocinio del comune di Sulmona, della Regione Abruzzo e con il contributo della Fondazione Carispaq.
“Il legame con Sulmona nasce da molto lontano. Nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, organizzammo un grande concerto di solidarietà al PalaPanini di Modena. In quell’occasione raccogliemmo circa 60mila euro, che affidammo al Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, che sono poi stati utilizzati per borse di studio e altre attività in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto” ha ricordato il tastierista e fondatore dei Nomadi Beppe Carletti prima del concerto trasmesso anche in diretta streaming per essere seguito da tutti gli italiani nel mondo.
Prima del concerto un momento di solidarietà con la presentazione dell’ecografo di alta diagnostica che grazie alla generosità di quanti hanno aderito alla iniziativa dell’asssociazione Nomadi Fans Club, sarà consegnato al reparto di ortopedia dell’Ospedale di Sulmona. “Ringraziamo tutti i comuni che hanno sostenuto la nostra iniziativa e tutto il pubblico che, attraverso l’acquisto dei biglietti della lotteria, ha consentito di arrivare alla consegna questa sera dell’ecografo di ultima generazione per l’ospedale di Sulmona. Ci teniamo a ribadire che questi strumenti che abbiamo donato sono per tutta la popolazione” ha affermato il primario del reparto di ortopedia Fabio Lombardi spiegando che “questo dispositivo elettromedicale è un degno compagno di un ortopedico e sarà molto utile sia nella diagnostica che nella terapia”. La dottoressa Margherita Marzolini ha aggiunto che potrà essere utilizzato “per la diagnostica clinica e strumentale. Le applicazioni sono molteplici dal trauma alla patologia ortopedica. Questa donazione è stata fatta alla sanità pubblica. Questo significa poter calendarizzare il servizio e abbattere le liste di attesa”.
Una giornata quella di ieri iniziata con il convegno dal titolo L’emigrazione abruzzese nel mondo tra storia, esperienze e opportunità nell’anno del turismo delle radici svoltosi nell’aula consiliare di palazzo San Francesco. Per raccontare le tante storie degli emigrati abruzzesi tra cui quella dello stesso Filippo Frattaroli, partito in gioventù per gli Stati Uniti per avviare con impegno, dedizione e duro lavoro attività nel settore della ristorazione fino a diventare un punto di riferimento a Boston e a Winchester, e oggi tornato a investire sul territorio abruzzese, davanti a una platea di abruzzesi residenti all’estero, dagli Stati Uniti all’Australia, passando per diversi paesi europei. Presenti anche l’assessore ai beni e alle attività culturali della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, la senatrice Gabriella Di Girolamo, la consigliera regionale Maria Assunta Rossi, l’assessore alla cultura del comune di Sulmona, Carlo Alicandri Ciufelli, Domenico Susi dell’Associazione Gizio, il giornalista e scrittore Goffredo Palmerini, lo storico Massimo Santilli e lo scrittore e saggista Andrea Del Castello.
“Ho avuto il piacere di incontrare le comunità di Abruzzesi diffuse nel mondo, dal Canada all’Australia, ho conosciuto persone straordinarie che all’estero si sono distinte per i loro lavoro senza mai dimenticare le proprie origini – ha dichiarato l’assessore Roberto Santangelo – tutti loro sono legati a noi da un filo invisibile di identità culturale”. L’assessore alla cultura del comune di Sulmona, Carlo Alicandri Ciufelli ha espresso la volontà di voler costituire “una consulta per i nostri emigrati e tutti i sulmonesi fuorisede, affinché si possano tenere vivi i legami sul piano culturale ma anche economico. La cultura è fatta di cose concrete. Gli emigrati e i fuorisede sono sempre contenti di essere valorizzati perché, lontano dalla propria città, si guardano vicende e situazioni sempre con un’altra prospettiva”. La Senatrice Gabriella Di Girolamo ha sottolineato come “in questo periodo ci si ritrova a ragionare di opportunità e possibilità di incrementare il turismo delle radici con giovani emigrati di ritorno e ascoltare le loro storie nel contesto di quella che è stata l’emigrazione della nostra zona”. A rimarcare la necessità di “ascoltare le istanze che vengono dai nostri cittadini nel mondo, cercando di intervenire anche con proposte di legge” è stata la consigliera regionale Mariassunta Rossi.
Moderatore del convegno il giornalista Antonio Ranalli che in apertura ha voluto ricordare la figura di Angelo De Bartolomeis, fondatore de La Voce dell’Emigrante e del Premio internazionale Emigrazione, per anni un importante punto di riferimento nel mantenere saldi i legami tra l’Abruzzo e gli abruzzesi nel mondo. L’ospite Goffredo Palmerini, autore del recente volume Ti ricordo così, ha evidenziato come “in tutto il mondo gli italiani si sono affermati con il loro talento e con successo nel mondo dell’impresa, della ricerca, dell’economia, dell’arte e dello spettacolo. Come pure nella politica e nelle istituzioni. Qualsiasi cosa abbiano fatto i nostri connazionali all’estero, l’hanno fatta con qualità e dignità. E noi abbiamo un forte debito morale di gratitudine verso tutti gli italiani all’estero, per l’onore che rendono alla terra d’origine e per il riverbero di prestigio che riversano verso l’Italia con il loro esempio e con la stima che si sono guadagnata in ogni angolo del mondo”.
Le rotte migratorie e l’emigrazione nel terzo millennio sono stati invece al centro dell’intervento di Massimo Santilli che ha sottolineato la necessità di “invertire la rotta per impedire l’abbandono dell’Italia a favore di altri paesi da parte di professionisti e persone con un alto livello di istruzione e qualificazione, in seguito all’offerta di condizioni migliori di paga o di vita”.
Vado contro corrente…. innanzitutto complimenti al Cav .Frattaroli per la magnifica serata!
Però ai signori che hanno raccolto i soldi per il macchinario fino a ieri sera in piazza sarebbero così gentili di fornire una sorta di tracciabilità dei fondi raccolti?e la manutenzione è compresa nella raccolta fondi o lo accantoniamo tra 1 anno?o paga la ASL? Chiedo per un amico…. dato che a Natale si ripresentano con il blocchetto!? E un altro macchinario
Sono andata via da Sulmona molti anni fa, e questi commenti non fanno che rafforzare l’idea che ai tempi feci la scelta giusta. Quando torno sento i sulmonesi dire che questa città sta morendo..credo che siate voi sulmonesi a volere che questa città muoia.
È curioso che utilizziate un commento di un articolo di giornale per avere informazioni su bilanci o costi sostenuti??? Non avete altri mezzi? È chiaro dunque il desiderio di gettare un velo (magari fosse 1) di malizia su ciò che queste persone fanno.
Ma d’altronde negli anni ho visto tante manifestazioni morire… Ammiro la tenacia di questa associazione che nonostante sia contornata da sulmonesi invidiosi continui a lavorare per il nostro territorio.
Una curiosità: quanto costa tale ecografo?
Facendo seguito al commento della signora della sabina, chi gestisce l-associazione percepisce ristori? Nel caso certamente legittimi, ma riportati nei bilanci come retribuzione o rimborsi? Per trasparenza, blocchetto in mano.
Come sempre commenti sciocchi da supervisori dei conti…ne andasse bene una ai sulmontini
Se io faccio una donazione qualche domanda me la pongo!
Si chiama trasparenza
… dato che a Natale saranno pronti nuovi blocchetti per qualche altro macchinario!!!
La trasparenza è obbligatoria ed è legittimo chiedere . Chi le ha detto che non ho gradito? Vorrei sapere da dove arrivano le risorse e come sono spese. È fatto obbligo alle associazioni. Qual è il problema secondo lei?
Dispiace leggere questi commenti al vetriolo, probabilmente frutto di malizia ed invidia verso chi si prodiga per la comunità da 30 anni.
Gli organizzatori non percepiscono alcun compenso né ristoro ma solo il rimborso delle spese vive.
Tutto è assolutamente trasparente e visibile in bilancio.
Riguardo la manutenzione dell’ecografo naturalmente una volta effettuata la donazione é a carico della ASL.
Bisognerebbe utilizzare le energie per fare la propria parte ma purtroppo si impiega per denigrare l’altro.
Sarebbe una domanda legittima se posta all’interno di un dialogo sincero, è evidente, per chiunque legga, che nei commenti c’è insito un giudizio maldicente.
Ricordo a questi signori la parabola di Nostro Signore Gesù citata nel Vangelo secondo Matteo: “perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio”.
Un saluto caro
Scusa ho preso anche informazioni alla Asl la manutenzione non è a loro carico!!! prima di citare la Bibbia documentati con i cristiani veri che, quotidianamente, fanno questo di mestiere!!! voglio sapere qual è il link dei soldi raccolti…!!!a natale il signore con il blocchetto, che percepisce le spese vive, non l ha detto!!!! tutto qua
Postalo e lo guardo come ho donato i miei soldi di Natale e di agosto!!!!
Il vangelo lo conosco già di mio!!!
Non sono commenti al vetriolo….ma io ho speso 20 euro di soldi miei guadagnati in donazione e vorrei sapere come sia stato utilizzato e come trasparenza…sia lecito!!
Mi dire dite dove trovare la trasparenza???l ho chiesta più volte anche a Natale scorso e nessuno dei due organizzatori mi ha dato lumi!!!!
Premesso un grosso ringraziamento all’opera meritoria degli organizzatori, sono d’accordo con la signora Pamela e non vedo cosa ci sia di malizioso o peggio di denigrazione nel chiedere una rendicontazione trasparente per i fondi raccolti per scopi di beneficenza.
Piuttosto, sarebbe grave se, una volta donato il macchinario, venga poi abbandonato o magari dirottato in un altro ospedale o, peggio ancora, senza accollarsene la manutenzione.
Qualcuno dovrebbe anche far notare al presidente Marsilio che queste meritorie iniziative suppliscono alla sua inerzia nei confronti delle zone interne da lui abbandonate.
Commenti ragionieristici a parte, ritengo da sempre Sulmona una splendida location per l’ambientazione di attività a tema turistico/culturale.
Meno chiacchiere e veleni e più fatti concreti per una città che non può più perdere tempo ad inseguire polemiche sterili.
Li ho visti a Loreto deluso al massimo,dei nomadi resta poco. piazza piena Manon all’altezza della loro fama.