Noi per Vannacci: “Ripristinare la Polfer per garantire sicurezza alla stazione di Sulmona”

Avviare un tavolo di concertazione con il prefetto e le istituzioni competenti per valutare il ripristino della Polfer e garantire così un presidio di sicurezza adeguato per la nuova e ampliata stazione di Sulmona. Ad avanzare la proposta è Alberto Di Giandomenico, responsabile territoriale Sulmona – Valle Peligna di Noi con Vannacci che all’amministrazione comunale di Sulmona e alle consigliere regionali del Centro Abruzzo si rivolge per chiedere la riapertura del presidio della polizia ferroviaria alla stazione di Sulmona.

Un presidio chiuso nel 2017 per effetto della spending review che, come spiega Di Giandomenico “ha aggravato la situazione di una stazione rimasta di fatto priva di controllo e dove risulta difficile garantire una sicurezza adeguata”. Perché diversi sono gli interventi richiesti ai quali non possono far fronte le forze dell’ordine che, come il commissariato e i carabinieri, “sono già alle prese con una carenza cronica di personale”. Una richiesta che Di Giandomenico sente il dovere di ribadire alla luce dei “recenti sviluppi infrastrutturali” che vedranno la realizzazione della nuova bretella ferroviaria che unisce la linea Roma-Pescara alla Sulmona-L’Aquila con “l’imminente apertura, a metà dicembre, di una nuova fermata in località Santa Rufina“. Un progetto che, continua il responsabile territoriale di Noi con Vannacci “di fatto allunga la stazione di oltre un chilometro creando una seconda fermata con pensiline e aree d transito” dove occorrerà assicurare la necessaria sicurezza.

“E se già oggi il controllo della stazione principale è insufficiente, con questa estensione la situazione rischia di peggiorare ulteriormente” dichiara Di Giandomenico sottolineando non solo la necessità di un immediato intervento per garantire la sicurezza ma anche “l’urgenza di una riqualificazione dell’intera zona della stazione, a partire dal viale di accesso alla stazione”. “Chiediamo alle istituzioni locali e regionali – conclude Alberto Di Giandomenico – di farsi portavoce presso il ministero dell’Interno e le autorità competenti. La sicurezza dei cittadini e dei viaggiatori deve essere una priorità”.


3 Commenti su "Noi per Vannacci: “Ripristinare la Polfer per garantire sicurezza alla stazione di Sulmona”"

  1. Richiesta buona e giusta.

  2. bene, al peggio non c’e’ mai fine, l’italietta dei politici inutili agli scopi di cui l’Interesse generale ,i benefici/servizi/soluzioni problematiche dei Cittadini,dell’intero paese(minuscola di rigore) piu’ degli illusionisti politicialtroni,le Forze dell’ordine sono impegnate nelle scorte…Nulla possono,e’ tutto depenalizzato,con la riforma nordio ognuno libero con una propria Legge,un proprio Diritto…Denuncia di parte,anche se presi con le mani nel sacco divieto di fermo/arresto,nessun reato,nessuna pena,nello specifico: mancano treni,passeggeri,abitanti,lavoro,infrastrutture,servizi,ecc,di tutto di piu’, che fanno i nostri eroi? Pensano al tavolo di concertazione,Francesco cantava:
    Generale, dietro la stazione
    lo vedi il treno che portava al sole,
    non fa più fermate neanche per pisciare…
    E basta, o no?

  3. A cosa serve la polfer nella stazione di Sulmona se non ci sono i viaggiatori e spesso neanche i ferrovieri ?
    Forse per disciplinare il traffico dei taxi e degli bus che ogni quarto d’ora fanno la spola fra lei e piazza XX settembre ? Che poi, ti trovi presso la stazione FFSS di Chieti e cerchi l’ufficio Polfer e ti senti rispondere:la Polfer di competenza si trova a Pescara.

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