No dell’Inps a Cogesa: il piano di rientro resta ad alto rischio. Dubbi sulle tredicesime

Di schiarite sul cielo di Cogesa, al momento, non ce ne sono. Anzi: il piano di ristrutturazione del debito proposto dagli advisor e omologato dal tribunale continua ad avere punti di criticità che potrebbero essere dirimenti per il salvataggio della partecipata.

Uno dei punti più deboli è la voce da 1,2 milioni di euro che gli advisor hanno inserito come recupero di crediti per la “decontribuzione sud”: soldi che dovrebbero essere riconosciuti dall’Inps, ma che l’Inps continua a non volere riconoscere. Mercoledì scorso, infatti, c’è stato il faccia a faccia tra i vertici dell’Istituto di previdenza con quello del Cogesa e l’esito non è stato incoraggiante. L’Inps, infatti, ha anticipato che nei prossimi giorni confermerà la linea di non riconoscere la somma, perché il Cogesa è ente trasformato in società di capitale pubblica e non ne ha diritto. Sulla questione, che vale 1,5 milioni di euro, tenendo conto le quote già scalcolate fino ad agosto, si aprirà un altro contezioso, perché l’amministratore Nicola Sposetti, su indicazione degli advisor, impugnerà la decisione dell’Inps.

In mano ai tribunali e ai ricorsi ci sono d’altronde anche altre partite: ieri, ad esempio, si è tenuta l’udienza con Asm che vale 700mila euro, con i giudici del tribunale che si sonno riservati su alcune eccezioni presentate. C’è nella lista anche il Comune di Sulmona che al tribunale non c’è ancora andato, ma che ha richiesto un parere legale sul contenzioso da circa 400mila euro che ha con la società partecipata.

Voce ostica è anche quella della ricapitalizzazione da parte dei soci: 480mila euro che i sindaci, in una riunione tenutasi ieri, hanno mostrato in gran parte di non condividere, alcuni anche per oggettive impossibilità di bilancio. E, d’altronde, il debito dei Comuni nei confronti di Cogesa, per servizi già resi, vale 7 milioni di euro. E il recupero delle somme, finora, non è stato certo semplice, né sufficientemente efficace.

E poi le 53 vertenze sindacali in corso che valgono oltre 1 milione di euro e che pendono come una spada di Damocle, un’altra, sulle casse della partecipata.

Una situazione finanziaria non facile che potrebbe far sentire i suoi effetti sulla cassa già a Natale, con le tredicesime che potrebbero essere a rischio, ma che rimangono “una voce dovuta e insopprimibile” spiega Sposetti.

1 Commento su "No dell’Inps a Cogesa: il piano di rientro resta ad alto rischio. Dubbi sulle tredicesime"

  1. E la colpa non è di nessuno… ah no, è dei contribuenti e che saremo obbligati a pagare e se non paghiamo subiamo anche il fermo amministrativo dei nostri veicoli, poi regaleranno il tutto a qualcuno con la scusa di salvare i posti di lavoro che poi questo qualcuno non salverà tutti e saremo felici e contenti. Viva l’Italia

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