Sulmona fa un passo indietro, anzi due. Niente ricorso contro Snam né opposizione all’accordo di ristrutturazione del debito di Cogesa. E’ quanto stabiliscono le due delibere pubblicate oggi sull’albo pretorio dell’Ente, che torna sui propri passi scegliendo di non adire per vie legali.
Su Snam, il Comune ha deciso di revocare l’incarico, affidato all’avvocato Luca Colasante, per imppugnare il decreto ministeriale che il 14 luglio scorso ha disposto la proroga dei termini per la realizzazione della centrale di compressione gas a Sulmona e delle linee di collegamento della rete Snam Rete Gas esistente fino alla data del 7 marzo 2027. Una scelta figlia del pronunciamento del Tar del Lazio nel 2023, che ha condannato il Comune al pagamento di 14mila euro di spese legali nei confronti di Snam, a seguito del ricorso respinto per l’annullamento del decreto del MASE del 29 novembre 2022, recante l’approvazione del progetto “metanodotto Sulmona-Foligno.
Sarebbe, a detta del Tar, inammissibile e comunque infondato uno dei pilastri del ricorso di Sulmona, ossia la “sopravvenuta inefficacia del decreto del 2011 che esprimeva giudizio positivo rispetto alla compatibilità ambientale dell’opera”, poiché alle VIA (valutazioni di impatto ambientale) verrebbe riconosciuta una efficacia di 5 anni.
Diversa, invece, la motivazione che ha portato il Comune a ripensare l’azione legale contro Cogesa, già affidata all’avvocato Sergio Della Rocca. Fondamentale il ruolo recitato dal nuovo Amministratore Unico, Nicola Sposetti, che ha aperto al dialogo con l’Ente comunale. Sposetti ha immediatamente manifestato la propria disponibilità ad un dialogo col Comune per fare il punto della situazione in merito alle criticità indicate nel piano di risanamento.
Con il nuovo Amministratore si discuterà della posizione debitoria e creditoria del Comune, che comunque fa sapere che permane la necessità del risanamento della società Cogesa. L’obiettivo è quello di scongiurare ogni ipotesi di liquidazione della società, che risulterebbe pregiudizievole per la città e per l’economia dell’intero territorio peligno. Come già sottolineato dal sindaco sulmonese Gianfranco Di Piero, durante l’ultimo consiglio comunale, k’opposizione al piano di risanamento avrebbe creato una situazione ancor più critica per Cogesa, potenzialmente nel mirino di imprenditori esterni che avrebbero “scippato” la società dal controllo da parte dei Comuni soci dell’intero territorio.
….ma perchè avere paura di imprenditori esterni ?
alla fine è meglio far entrare i privati perchè la renderebbero sicuramente piu competitiva …a che giova essere soci ora di una società che va in perdita ?
beh ogni tanto qualche bella notizia!