Giornata di protesta domani, 23 giugno, presso la Casa Circondariale dell’Aquila. Dalle 10:00 alle 12:00 si terrà un sit-in pacifico, indetto da Sappe, Uil PA, USPP e FP Cgil Pol. Pen., per protestare contro il precario stato in cui verse il personale penitenziario in un carcere come quello aquilano che ospita soggetti ristretti al 41 bis. Basti pensare che nella stessa casa circondariale, tra i vari detenuti collegati alla mafia, è rinchiuso anche il boss Matteo Messina Denaro.
La gestione dei sottoposti al regime speciale, infatti, spetterebbe al personale del Reparto Operativo Mobile, ma da anni è affidata in misura sempre più rilevante agli agenti del quadro permanente. Una situazione che porta al drastico abbassamento dei livelli minimi di sicurezza esterna. Tant’è che si è dovuto ricorrere all’ausilio dell’Esercito Italiano per le operazioni di pattugliamento perimetrale del carcere aquilano.
“Al fine di garantire la soglia minima di tali livelli ed evitare una grave compromissione in materia di ordine e sicurezza – scrivono le organizzazioni sindacali – chiediamo a gran voce al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, l’immediato invio in questo istituto di non meno di 30 unità di personale di Polizia Penitenziaria appartenenti al Reparto Operativo Mobile preannunciando fin d’ora, in mancanza di risposta, forme di protesta ad oltranza”.
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