L’inverno ha salutato l’Abruzzo ma in regione di freddo e soprattutto neve, da dicembre a marzo, neanche l’ombra. Checché ne dicano i gestori degli impianti, che snocciolano numeri di presenze difficili da immaginare con le piste spoglie, il cambiamento climatico ha investito anche il settore del turismo. Un turismo evidentemente da ripensare, soprattutto in montagna, dove ciaspole e scii sono rimasti per gran parte della stagione in cantina, salvo qualche rara eccezione che, appunto, rimane un’anomalia.
Niente turisti ma anche sport invernali in crisi. Un danno che può diventare occasione per ripensare la fruizione degli altipiani maggiori: da quello delle Rocche a quello delle Cinquemiglia. Il turismo, come spiega il CNA Artigiani Imprenditori Abruzzo, dovrà mutar forma in attesa di tempi migliori (o peggio, nel senso meteorologico). “Occorre fare il massimo sforzo, anche a livello della promozione istituzionale, per proporre sul mercato della vacanza last minute altre formule di fruizione dell’Abruzzo interno e dei parchi”, avverte il CNA.
“In autunno – ricorda il presidente regionale Claudio Di Dionisio – con la manifestazione Active Abruzzo. Tra vocazione e destinazione” abbiamo proprio cercato di delineare e mettere in campo una proposta fondata su altre opportunità legate a un turismo sostenibile della montagna. Un turismo fondato sull’escursionismo in bici, sulle traversate a piedi lungo i percorsi di trekking, sulla valorizzazione di treni storici, sulle forme inclusive rivolte alle persone con disabilità, sulla riscoperta dei centri storici, della ristorazione di qualità e dell’artigianato artistico. Tutti elementi, questi, che messi insieme possono rappresentare per quel segmento sempre più ampio che è il turismo esperienziale un’importante opportunità. D’altra parte, in Italia non mancano esempi virtuosi in tal senso di intere aree territoriali”.
“Siamo a disposizione con la nostra rete di operatori – aggiunge il responsabile regionale Gabriele Marchese – per collaborare con la Regione e il suo assessorato nella ricerca positiva di possibili soluzioni per le prossime settimane, magari costruendo pacchetti specifici last minute rivolti sia al mercato regionale, nazionale che internazionale”.
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