Non ci saranno candidati della Valle Peligna nelle liste del Movimento 5 Stelle per le prossime elezioni regionali, a meno di sconvolgimenti voluti da Roma. Fra i primi sette più votati nella Provincia dell’Aquila infatti, alternando uomo e donna non risultano candidati del comprensorio peligno. A comporre la lista per i consiglieri sono Giorgio Fedele, Di Passio Antonella, Baliva Michele, Antonina Cofini, Walter Giuseppe Delle Coste, Adele Paponetti, Angelo Bisegna.
Nomi sconosciuti per chi non è del Movimento e tutti sono del comprensorio marsicano, restano quindi escluse dalla rappresentanza non solo la Valle Peligna, ma anche tutto l’Aquilano e l’Alto Sangro. Le regole della piattaforma Rousseau sono chiare ogni iscritto vale un voto e quindi solo i circoli meglio organizzati riescono a far eleggere i propri iscritti, vengono così rappresentati città e paesi come: Avezzano, Celano, Civitella Roveto, Trasacco.
In Valle Peligna non paga l’eterna lotta fra i circoli di Sulmona e di Pratola, mentre la spartizione di voti fra due iscritti del Meetup di Sulmona, Raffaello La Cioppa – che è anche il portavoce – e Alessandro Tucci, rispettivamente 43 e 41 voti, ha fatto sì che fossero i primi due uomini esclusi dalle liste. Anche per il nome femminile, la prima degli esclusi è una iscritta al Meetup di Sulmona, Franca Leone con 39 preferenze. Rilevante anche il risultato del candidato pratolano Maurizio Di Cioccio che ha ottenuto 31 voti.
Insomma quell’unità di intenti e lavoro di squadra che ha permesso a Gabriella Di Gioralmo di essere la più votata nella circoscrizione Pescara-Chieti-Sulmona nel M5S che gli valse poi la candidatura in quota elettiva al Senato, non si è ripetuta in questa circostanza anzi, è stata una riedizione delle scorse elezioni regionali quando la spartizione di voti fra i due candidati peligni, Di Girolamo e Giovanruscio, non consentì a nessuno dei due di essere eletto nonostante l’obiettivo fosse a portata di mano.
La beffa per gli elettori peligni ora è che se vorranno votare Movimento 5 Stelle, dovranno votare necessariamente un candidato della Marsica, una dinamica tipica negli altri schieramenti, dove solitamente i candidati marsicani e aquilani giocano sulle spaccature dei peligni per venire a prendere da queste parti voti decisivi per l’elezione. La volontà degli iscritti però è stata chiara, ora bisognerà capire se dall’alto qualcuno ci rimetterà mano per dare anche un po’ di importanza alle rappresentanze territoriali.
Savino Monterisi
In conclusione i 5stelle hanno la stessa peste di tutti gli altri partiti della valle peligna E non riescono a dare alcuna rappresentanza. Definire 40 voti circa come una specie di buon risultato…sa di ridicolo.
Scusami, sei iscritto alla piattaforma Rousseau?…. Allora riuscirai a capire perchè 43 voti sono un discreto risultato. Poi per parlare di peste… Se vuoi, ti invito ad una prossima assemblea pubblica…. Ci farà piacere sentire un commento fuori dal coro…Augusto.
Giusto, 40 voti sulla piattaforma sono un buon risultato. mi dispiace per i candidati Peligni e faccio notare che alcuni avevano veramente curriculum eccellenti. Spero che queste persone coraggiose restino nella sfera politica per dare il loro contributo. non sentite le critiche di coloro che hanno rovinato la valle peligna. Ai lettori consiglio, per non dimenticare, di stampare come promemoria la lista delle varie nomine ai vertici delle partecipate pubbliche degli ultimi 20 anni e capirete il perchè la Valle Peligna è stata ribattezzata Valle di Lacrime.