Quello che viene fuori dallo studio epidemiologico “Sentieri” dell’Istituto Superiore di Sanità sul Sin di Bussi non è affatto confortante. Tutt’altro. Ad essere evidenziate sono criticità su diverse patologie (tumori, malattie dell’apparato urinario e respiratorio), mentre per capire se e come ci sia contaminazione dell’acqua potabile sarebbe necessario uno studio ad hoc. E se da un lato diventa sempre più urgente provvedere ad una bonifica della mega discarica, dall’altra il Forum H2o esorta la regione a convenzionarsi con l’Istituto Superiore di Sanità per studi approfonditi.
Ma cosa vien fuori dallo studio “Sentieri”? I dati 2006-2013 sottolineano come nonostante la mortalità dell’area segua quella della media regionali, aumenta il tasso di ospedalizzazione e si assiste ad un eccesso di malattie legabile agli inquinanti del Sin di Bussi che comprende Alanno, Chieti, Torre de’ Passeri, Popoli, Rosciano, Bolognano, Scafa, Tocco da Casauria, Castiglione a Casauria e Manoppello .
Nello studio, circa la mortalità, vien fuori che “sono risultati in eccesso in entrambi i generi i tumori maligni dello stomaco, anche se negli uomini la stima è incerta, e del colon retto nelle sole donne, anch’essa sulla base di una stima incerta. Negli uomini la mortalità per tumore del colon retto è in difetto. La mortalità per tumore del polmone è in linea con l’atteso negli uomini e in difetto, sulla base di una stima incerta, tra le donne. Tra le patologie non tumorali, le malattie dell’apparato respiratorio sono in eccesso negli uomini.”.
Tumori allo stomaco e malattie dell’apparato respiratorio sono alla base di un eccesso di ospedalizzazione. Circa la sezione pediatrico-giovanile, la mortalità resta fortunatamente ridotta ma aumenta il numero dei ricoveri dovuti a diverse patologie. “Si segnala – riporta il documento – un eccesso di ricoverati per linfomi non Hodgkin tra i giovani adulti, sebbene caratterizzato da incertezza nella stima”.
Tra i vari dati, ancora, si riscontra un eccesso di ricoveri per tumore alla mammella nei maschi e nelle donne, mentre “il linfoma non Hodgkin è risultato in eccesso come causa di decesso in entrambi i generi, anche se sulla base di stime incerte, mentre è in difetto nel numero di ricoverati”.
Circa l’apparato urinario, il tumore alla vescica risulta essere una delle maggiori cause di morte per gli uomini. Per entrambi i generi risultano aumentati i casi di “nefrite, sindrome nefrosica e insufficienze renali e per insufficienza renale cronica”.
“Lo studio- aggiunge il Forum – opera per forza di cose ad una scala ampia e non tiene conto di specificità locali e di fattori di confondimento e di correzione”.
S. P.
Come sempre detto la discarica di Bussi non inquina assolutamente nulla ma è un problema creato ad arte da associazioni a delinquere di stampo politico finalizzate ad appropriarsi illecitamente di cospicue risorse pubbliche che possono far stanziare controllando queste pressioni mediatiche ,per la esecuzione di lavori inesistenti o comunque oscuri in sotterraneo e nascosti . Con identica operazione criminale si sta con il concorso non ingenuo e non disinteressato di Toninelli ,sottraendo indebitamente alla finanza pubblica notevoli risorse per la falsa esecuzione di messa in sicurezza di falde acquifere ;nel chiuso del Gran Sasso non visibile e non controllabile da nessuno;non effettivamente inquinanti , ma la sola falsa esecuzione di opere apporterà notevoli introiti a chi sarà incaricato di eseguire solo sulla carta questi falsi lavori che verranno pagati con moneta pubblica, ergo di nessuno, come effettivamente fatti.