Nasce la maggioranza Di Masci-Casini

I dinieghi sono stati tanti, qualcuno più netto, qualcuno ragionato, tant’è che fino a poche ore fa non c’era alcuna certezza che la partita, la nuova alleanza Pd-Casini, si riuscisse a chiuderla. Poi qualche passo indietro da parte del sindaco, il ripescaggio di qualche nome non proprio vergine alla politica e all’amministrazione e, in tarda serata, l’accordo raggiunto.
Sulmona ha una nuova giunta e, soprattutto, una nuova maggioranza: perché definirli di salute o di responsabilità pubblica, questo nuovo esecutivo e questa nuova maggioranza, è decisamente fuori luogo.
Il nuovo esecutivo è infatti composto dall’assessore uscente Stefano Mariani (confermato per ragioni soprattutto tecniche, visto il bilancio da approvare tra poco più di un mese) e da altri quattro assessori, due sembra prettamente tecnici e due riconducibili chiaramente a gruppi poltici (uno ai dimasciani e uno ai gerosolimiani).

I nomi del nuovo esecutivo verrano resi noti solo in mattinata, ma indiscrezioni parlano di Luigi Biagi, architetto, Mauro Tirimacco, imprenditore, Manuela Cozzi, imprenditrice e Piero Fasciani, dipendente Asl (oltre al già citato Mariani): probabilmente l’ultima possibilità per l’amministrazione Casini di prendere ossigeno e riuscire a portare qualche risultato a casa prima del voto.

Una trattativa difficilissima quella andata avanti fino alla tarda serata di ieri, che ha mostrato la complessità di un accordo molto politico e poco civico, dove fino all’ultimo sono state pesate non solo le persone e il loro passato politico, ma anche le deleghe che andranno a ricoprire.

Bruno Di Masci ha alzato la posta fino all’ultimo con l’intento di schiacciare il sindaco in una posizione di “amministrazione controllata” e guadagnare posizioni importanti per ricostruire un castello di potere che è stato occupato intermanete dai gerosolimiani.

D’altronde i numeri in consiglio al sindaco glieli assicurerà il gruppo del Pd: i tre consiglieri (Di Masci, Di Rienzo e Ranalli), essenziali a raggiungere quota nove con l’alzata di mano del gruppo di Sulmona al Centro (Settevendemmie, Di Rocco, Amori e Santilli) e i due di Adesso Sulmona (Ramunno e D’Amico). Fuori dalla maggioranza, che una volta era la loro, resteranno quindi Roberta Salvati (ex Dem, oggi nel gruppo dei non iscritti) e i due di Avanti Sulmona, Fabio Pingue e Katia Di Marzio, quest’ultima prossima a perdere la poltrona della presidenza del consiglio.

Quanto durerà? I conti si faranno dopo le elezioni europee.

5 Commenti su "Nasce la maggioranza Di Masci-Casini"

  1. Io sono tornato | 25 Febbraio 2019 at 07:16 | Rispondi

    Ma a cosa serve votare se poi fanno come vogliono

  2. Scelta comprensibile anche se non condivisibile, ma forse era uno dei pochi modi per arginare gli affarucci di certi signorotti. L’augurio è che si riesca almeno a garantire le cose più urgenti (vedi scuole) e poi far ritornare un po’ di democrazia in città, facendo in modo che le prossime elezioni siano meno indecenti di quelle appena passate. Naturalmente si sperano due cose:
    1. Fare in modo che gli alzamano eletti nel 2016 restino tali (senza ulteriori incarichi,per intenderci; visto quello che sono stati capaci di “non fare ” con le commissioni);
    2. Una volta garantito l’avvio di alcuni iter pacificamente ci traghettiate a prossime elezioni, facendovi però anche voi da parte e spingendo per persone più credibili.
    Del resto ognuno di voi ha fatto quanto possibile, non credo abbiate ulteriori proposte reali per un territorio che è rimasto fin troppo arretrato persino per una regione che non eccelle in fatto di “modernità” (senza fraintendimenti).

  3. Si tira a campare…

  4. ANTONIO ROSMINI | 25 Febbraio 2019 at 12:18 | Rispondi

    MA QUANDO DI MASCI FINIRA’ DI INQUINARE LA VITA POLITICA SULMONESE? ERO GIOVANE E LUI C’ERA. POLITICO SACCENTE E ARROGANTE. NON SO PIU’ QUANTI ANNI SONO PASSATI
    E’ ORA CHE VADA IN PENSIONE. NESSUN ETICA INFORMA LA SUA AZIONE, NESSUN OBIETTIVO DI RINASCITA DELLA CITTA’: SOLO IL POTERE PER IL POTERE. LARGO AI GIOVANI: SARANNO SPROVVEDUTI, MA SI FORMERANNO CON L’AZIONE. FORZA GIOVANI, FATE FUORI QUESTI RUDERI CHE NON SI DECIDONO MAI DI ANDARSENE A CASA. NON E’ LA BASTIGLIA, CHE COMUNQUE CADDE, BASTA ORGANIZZARSI E SAPERSI PRESENTARE AGLI ELETTORI CON UN PRIGRAMMA CREDIBILE. DATECI ALMENO LA SPERAMNZA CHE I RUDERI VERANNO RIMOSSI

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