Si chiama “Casa Silvia” ed è il primo gruppo appartamento di Sulmona, una delle poche case famiglia in Abruzzo ad occuparsi di minori “adulti”, cioè compresi tra i quattordici e i diciotto anni di età.
Una struttura protetta, in pratica, realizzata nel centro storico di Sulmona dall’associazione La Fenice Onlus, presieduta dall’avvocato Andrea Marino.
L’inaugurazione in forma privata c’è stata ieri e l’obiettivo dell’associazione è quello di entrare a regime in poco tempo.
Un appartamento con sei posti letto, cucina e servizi, messo a punto dai soci della Fenice che, personalmente e con fondi propri, si sono occupati di arredare, tinteggiare e allestire lo spazio.
Casa Silvia si occuperà di accogliere minori con problemi comportamentali, in forma residenziale e semiresidenziale (quindi anche come centro diurno), ovvero ragazzi segnalati dal tribunale dei minori e da quello civile, ma anche minori stranieri non accompagnati.
“E’ il primo passo di un progetto più grande – spiega Marino – che è quello di creare un vero e proprio circuito chiamato le Case di Jona. Sono strutture protette che a Sulmona servono e che aiutano le famiglie e i minori a superare fasi delicate dell’adolescenza”.
Nella struttura, diretta da Marco Colantoni, opereranno due psicoterapeuti, un assistente sociale e dieci operatori che si sono appositamente formati per accudire e avviare ad un processo di rieducazione i ragazzi con problemi comportamentali e di inserimento.
Sono ragazzi con problemi il cui percorso educativo viene finanziato dai Comuni e, nel caso di minori stranieri non accompagnati, in parte dalle prefetture.
Un’impresa, insomma, con fini sociali che nel capoluogo peligno mancava, tanto che i residenti a Sulmona dovevano far ricorso a strutture esterne, spesso, per quanto riguarda i “minori adulti”, ubicate sulla costa.
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