Napoli Calcio, ritiro a Castel di Sangro fino al 2032. D’Alfonso chiede conto e conti

Prima la provocazione di affidare alla tiktoker Rita De Crescenzo la campagna pubblicitaria di Roccaraso, ora un dettagliato “question-time” al presidente Marsilio al quale il parlamentare Luciano D’Alfonso chiede conto e conti del rapporto economico in essere con il Napoli Calcio e appena rinnovato, fino al 2032, per una spesa di oltre 15 milioni di euro, quasi 5 solo nel triennio in corso (2024-2026). Ricorrendo, tra l’altro, ad un debito fuori bilancio.

Quello del ticket ai biancocelesti perché trascorrano qualche giorno d’estate a Castel di Sangro, è un affare che D’Alfonso non riesce proprio a spiegarsi e che, dice, nella Corte dei Conti ha sollevato “la persistenza di dubbi di legittimità riguardo alla procedura seguita e la pretesa e indimostrata urgenza – scrive – Un pronunciamento che pesa come un macigno sull’intera questione”.

I dubbi sono relativi ai modi, alla convenienza e al rispetto della stessa convenzione con cui la Regione ha sottoscritto l’accordo: “Quali sono state le reali ricadute positive sul territorio in questi cinque anni dei ritiri precampionato della squadra partenopea? Esistono dati concreti o ci si basa solo su dichiarazioni generiche e autocelebrative? – domanda D’Alfonso – Sono stati creati i ‘pacchetti integrati di vacanza attiva che coniughino sia la parte sportiva che la parte culinaria e culturale’ previsti dall’articolo 2 punto 9 della convenzione? Se sì, quali risultati hanno prodotto? È stata realizzata la Abruzzo Card prevista nello stesso articolo, con la quale ‘si ha diritto all’uso gratuito di tutti i mezzi pubblici per spostamenti all’interno della Regione Abruzzo e altresì ingresso libero nei musei regionali?’ Se sì, quante card sono state emesse e quali vantaggi hanno portato ai turisti e alla comunità

locale? Sempre in base all’articolo 2 punto 9 della convenzione, si è dato corso alla ‘campagna promozionale della Regione Abruzzo sulle principali reti televisive campane?’ E perché per tali campagne è previsto che il costo sia a carico della Regione mentre la parte redazionale sarà gestita dal Napoli calcio? Non era il caso di concepire qui la parte redazionale, visto che a pagare è la Regione?”.

Non si spiega D’Alfonso perché proprio il Napoli Calcio e non altre squadre e perché, soprattutto, una cifra così importante sia stata dirottata su Castel di Sangro, anziché essere usata per i servizi, per le scuole e per la promozione dell’intero Abruzzo: “Certamente vanno fatti i complimenti al sindaco di Castel di Sangro per aver intercettato fondi per il suo Comune – aggiunge il parlamentare Pd -. Ma si può dire che la Regione – concentrando risorse così ingenti a favore di uno solo – abbia effettuato una scelta oculata ed equa verso tutto l’Abruzzo?”.

1 Commento su "Napoli Calcio, ritiro a Castel di Sangro fino al 2032. D’Alfonso chiede conto e conti"

  1. Questi sono pazzi !

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