E’ Sulmona il centro focale dell’edizione 2017 del Muntagninjazz in partenza il prossimo 22 luglio ad Anversa degli Abruzzi, e più precisamente l’ormai nota manifestazione vedrà i suoi eventi centrali in piazza Garibaldi con una arena di 400 posti che Valter Colasante, anima dell’associazione, punta a riempire tutte le sere perché “Il festival è della città con la piazza il suo cuore pulsante”. Ed ecco che lo scenario di piazza Garibaldi andrà ad accogliere Fabrizio Bosso venerdì 11 agosto alle 21,30; Nicola Piovani il 12 agosto alle 20,30; Gnu Quartet e Aca Seca Trio il 13 agosto. Gnu Quartet che il 14 agosto saranno, invece, a Roccaraso. Mentre, per il ferragosto, la manifestazione musicale si sposterà a Barrea prima con la Scampagnata Popolare e Musica con i Vitivinicola Italoabruzzese ( 10,30) e poi con i Saba Anglana alle 20.30. Si torna a Sulmona il 16 agosto con lo spettacolo teatrale del comico sulmonese Gabriele Cirilli in “Tale e quale.. a Ovidio”, un omaggio in occasione del Bimillenario dalla sua morte (ore 21.30). Un’altra piazza, questa volta quella di XX Settembre, ospiterà, il 17 agosto, l’Easychitarra Orchestra. Ed ancora il festival prosegue in Città con “Piano Piano per Sulmona” il 18 e il 19 agosto. Il 20 agosto in piazza Plebiscito a Castel Di Sangro si esibirà Saint Louis Big Band, special guest Javier Girotto e Peppe Servillo. A chiudere il Muntagninjazz Pescocostanzo il 22agosto con Gianluca Esposito Quintet Feat Flavio Boltro e Anversa, il 25 agosto, con Giazz Quartet.
Un festival che oltre alla musica punta a valorizzare il territorio e per la cui riuscita hanno contribuito l’amministrazione comunale, la Dmc Terre D’Amore, la Fondazione Carispaq. “Uno sforzo notevole” per il sindaco Annamaria Casini che ha sottolineato, in sede di conferenza stampa venerdì scorso, la caratteristica del festival di accontentare diverse generazioni. “Uno strumento importante” per Fabio Spinosa Pingue, presidente Dmc, per il quale è necessario fare di più ed escogitare sistemi di reperimento delle risorse come quello, ad esempio, di anticipare la vendita dei biglietti al periodo invernale.
Da Muntagninjazz a Muntagninfiamm, il passo è stato breve.
Validità ed attinenza del commento pari a ZERO.
Giusto temp, ha ragione da vendere, però è innegabile che fare jazz in quelle condizioni, con le montagne fiammeggianti è impresa più che ardua. Forse mandare in scena il Trovatore con la cabaletta “di quella pira” cantata da Manrico, avrebbe avuto più attinenza,non le pare? Impresa ancora impossibile, valorizzare un territorio montano “incenerito”. PS Naturalmente i musicisti non c’entrano, come dice lei Temp.
Signor El Matador non riesco a capire dove voglia andare a colpire.
Si è dato lei stesso la risposta.
Cosa c’è di arduo e di riconducibile nella programmazione degli eventi con l’incendio del Morrone?
Dove le vede queste interazioni e dove le vuole per forza ficcare?
Quali responsabilità / errori vuole addossare all’organizzazione?
Dovevano sospendere la programmazione in segno di lutto per l’incendio?
Ha forse avuto modo di riscontrare delle complicità, ingerenze, influenze riconducibili al festival che abbiamo fatto scattare la “folle scintilla” nel cervello del/i piromane/i?
Al contrario, e in congruenza con il servizio, avrebbe dovuto unicamente segnalare la valida programmazione, l’organizzazione impeccabile e non in ultimo la positiva risposta del pubblico riscontrata sul territorio coinvolto.
Pensi che ha addirittura più affinità lo spettacolo di Cirilli che il suo post.
Ed in effetti, il suo citato melodramma “non c’entra” proprio nulla con il jazz, così come e mi ripeto, non c’entra proprio nulla il suo post con il festival.
Dove ha edotto nel mio precedente post, che io abbia “sentenziato” i musicisti come incolpevoli e “conseguentemente l’organizzazione rea” e poi di che?
Nell’evento festival può riscontrarvi solo Cultura… che non è ovviamente solo quella… musicale.
Le note stonate… sono altre… 🙁
Nei giorni dell’incendio, tanti sulmonesi sono rimasti attoniti e ammutoliti anche nel commentare l’incendio, proprio in rispetto di quanto stava drammaticamente accadendo… dopo di chè… a distanza di pco tempo, scoppia l’incendio bis.. il fuoco di paglia!!!
Mi perdoni, ma personalmente trovo il suo post di puro e gratuito cinismo… nient’altro.
Buona serata.
Caro Temp,lei va in cerca di polemiche. Io non voglio arrivare da nessuna parte,già sono arrivato dove volevo arrivare. IO HO FATTO SOLO UNA BATTUTA CHE LEI ,UN PO’PIPERINO NON HA CAPITO. IO non volevo affendere nessuno,TUTTO QUA E LO RIPETO: DA MONTAGNINJAZZ A MOTAGNINFIAMM. SE LEI CI VEDE UNA DIETROLOGIA..IO CI VEDO SOLO UNA BATTUTA CHE CALZA A PENNELLO. E LEI FACCIA LE SUE MANTAGNINJAZZ COME E QUANDO VUOLE, A ME NUN PO’ FREGA’ DE MENO. LEI COMUNQUE HA UNA MENTE SCINTILLANTE, CHE VEDE OMBRE OVUNQUE .PARE CHE NON ASPETTASSE ALTRO E SI E’ AVVENTATO SUL MIO SCRITTO COME UCCELLO RAPACE. COSA C’ENTRANO POI I MUSICISTI? SEMPER BONA ET LAUDABILE LA MUSICA, SOTTO OGNI ASPETTO, ANCHE SE IO NON SONO AMANTE DEL JAZZ. MIEI AMICI LO SUONANO ANCHE CON SUCCESSO. SONO DUE EVENTI DIVERSI, NON LE PARE? MUNTAGNINJAZZ DA UNA PARTE E MUNTAGNINFIAMM,DALL’ALTRA. DUE EVENTI IN CONTRASTO L’UNO DALL’ALTRO, CHE PERO’ INNEGABILMENTE SI SONO VERIFICATI. E CERCHI DI VEDERE MENO FANTASMI LUNGO IL SUO CAMMINO, STIA SERENO TEMP. IO NON HO NULLA DA SPARTIRE CON LOBBY, CAMARILLE,PARTITI E PARTITINI, SONO SOLO UN FREE LANCE, CUI E’ DISPIACIUTO TANTO MA TANTO DELL’INCENDIO CHE HA DISTRUTTO LE NOSTRE MONTAGNE. LEI CI ANDREBBE A SUONARE IL JAZZ SULLE ZONE INCENERITE DALLE FIAMME? Io avrei tanto da ridire su come sia andato a finire l’incendio, ma mi astengo perché bisogna dire solo elogi, quando si scrive. E molti vedono ombre e fantasmi e me lo lasci dire, sono un po’ esauriti, come dice’Duccio. CFR Temp: “Ha forse avuto modo di riscontrare delle complicità, ingerenze, influenze riconducibili al festival che abbiamo fatto scattare la “folle scintilla” nel cervello del/i piromane/i?” mi astengo dal commentare. Vale,ego valeo.
Certo signor El Matador, mi congratulo per il suo punto di arrivo… anche se non ne ho capito il punto di partenza…
Se esordiva dicendo che era tutta una battuta… seppur sarcastica forse era meglio, ed è per questo che ovviamente la sua “battuta a pennello” non è stata capita in quanto scollegata totalmente dal contesto dell’articolo e se ne da “a posteriori” conferma lei stesso affermando che :”sono due eventi diversi”, come continua ad ignorare che “i musicisti” li ha tirati in ballo lei e non io…lo ha scritto lei e non io.
Afferma di non avere interessi in quello che è il festival di Muntagninjazz e le credo ciecamente, ma infierisce sulla inopportunità di “andare a suonare il jazz sulle zone incenerite dalle fiamme”, come a sindacarne la sconvenienza di riproporre il festival nel 2018 perché il Morrone è andato in fumo… ma ha letto o seguito quali sono state le location?
Ad eccezion fatta del Rifugio Acqua degli Uccelli di Bugnara del 22.07.2017 alle 20:30 e della Scampagnata di Barrea del 15.08.2017 delle 10:30, le restanti sono state tutte…tutte… tutte svolte in città (2 su 17, il 12%).
Probabilmente ignora che vi è stata già un “omaggio musicale al Morrone” il 23 e 24.09.2017 per la rinascita del Morrone nel cortile dell’Abbazia di S.Spirito al Morrone, e nessuno se ne è minimamente scandalizzato.. anzi.
Che gli “eventi” vi siano stati entrambi ed innegabilmente vero, ma con due “filoni” anch’essi innegabilmente diversi.
Sui commenti “evitati”, la cosa non mi tange.. anzi; anzi sono io che sul “freelance delle battute” mi inchino al suo cospetto per cotanta capacità, sulle capacità giornalistiche resto ancora titubante.
Pace e bene.
Appunto..caro amico, sull’evento e sui luoghi di “esecuzione” sono d’accordo con lei, non ne avevo alcuna contezza, dice bene. Io sono amante della musica classica, della pop, del melodramma, dell’opera comique etc. Ma il jazz non mi ha mai coinvolto. Lo swing invece mi intriga specie se ripenso a Benny Goodman, Glenn Miller, Louis Prima, Tommy Dorsey etc. Mi piacciono anche le performance di Joe Venuti, Stéphane Grappelli, per il virtuosismo violinistico. E che dire di Django Reinhardt ? Che suonava la chitarra con sole due dita della mano sx, dopo l’incidente che lo coinvolse,etc.etc. Ecco, caro amico,lo swing mi piace, con il suo ritmo saltellante e “frizzante”, che mette allegria. Sul jazz ,quello puro ed americaneggiante ,sono ignorante. Non riesco a carpirne “la cellula musicale” che genera l’improvvisazione. E’una musica che il mio orecchio si rifiuta di “sentire”. Lo ammetto, sono ignorante. Comunque, caro temp, per favore non faccia dell’ironia sui miei scritti come :”Sui commenti “evitati”, la cosa non mi tange.. anzi; anzi sono io che sul “freelance delle battute” mi inchino al suo cospetto per cotanta capacità, sulle capacità giornalistiche resto ancora titubante.
Pace e bene”.
Sono contento, quasi gioioso,ha raddrizzato seppur parzialmente il tiro.
Ha abbandonato le “battute a pennello” per rientrare “in tema musicale”.. e che “sviolinata musicale”… complimenti!!!
Ma il negarmi di commentare il suo scritto non le fa certamente onore… perchè no?
Fa forse della “censura preventiva”?
Lo ha aperto lei l’intervento e nessuno glielo ha impedito, tantomeno io.
El Matador, è lei che ha aperto le danze ed e lei che mi insegna che l'”ironia” è il profumo della vita… e ora non è più valido?
Buon pranzo.
Caro Temp, sempre amici, ci mancherebbe. Buon pranzo anche a lei.
Grazie!