Ci sarà da attendere (ancora) per l’apertura delle porte del Museo Ovidio. La parte tecnica è giunta a conclusione, con il pagamento di progettisti ed esecutori con tanto di certificato di regolare esecuzione e degli atti finali dei lavori pubblicato in Albo Pretorio. Ma per l’apertura al pubblico i tempi restano indefiniti. La struttura dell’ex Convento di S. Caterina attende ancora un gestore. Insomma qualcuno che quelle porte le apra fisicamente.
Tempistiche sulle quali nessuno si sbilancia: né l’assessora ai lavori pubblici, Ilenia Rico, né tantomeno il primo cittadino sulmonese, Gianfranco Di Piero. Il sindaco rassicura che sul versante gestionale “il Comune sta lavorando. Sulla data, però, è meglio essere cauti”.
Due anni di prudenza che hanno portato gli uffici comunali a non aver fretta. Da otto anni la casa del poeta sulmonese è chiusa, nonostante due inaugurazioni e tanti euro stanziati. Iniziando dal milione e mezzo di euro speso dal Comune e dalla Camera di commercio per il restauro dell’edificio in via Angeloni. A marzo 2020, mentre il mondo era rinchiuso in casa, la Regione Abruzzo elargisce altri 387.000 per l’allestimento degli interni. Un anno e mezzo dopo arriva l’approvazione del progetto esecutivo, con i lavori che prendono il via nel marzo 2022. Lo scorso anno l’individuazione del coordinatore scientifico del museo, nella persona di Raffaele Giannantonio. Incarico onorifico fino al 2026. Ma dell’apertura non vi è traccia, nonostante due open day. Il primo, altisonante, nel 2017 per la visita del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. L’altro nel 2023, per mostrare alla cittadinanza lo stato dell’arte. Lo scorso marzo la nomina del Rup, Oreste Di Silvio, per dare l’avvio ai lavori per la realizzazione della scala antincendio esterna e il vano per accedervi.
Tutti piccoli step che in otto anni, dal Bimillenario Ovidiano, lasciano ancora Ovidio fuori casa.
Storie di ordinaria sulmonesita’.
Per fare una scala antincendio
4 anni !
Dopo 3 anni di sindacatura stiamo ancora al generico ci stiamo lavorando e senza nemmeno definire un arco temporale per la conclusione di tanto sforzo.
È il comune che non cammina …da 15 anni !
Essere cauti non vuol dire essere generici. Anche perché al di là della facile ironia il museo oltre farlo bisogna farlo funzionare e serve una persona che lo sappia far camminare essendo un museo atipico e non certo gli Uffizi. Nel mondo pochissimi musei campano solo di visitatori hanno necessità di creare eventi ed occasioni e hanno per questo figure dedicate. Pensare solo ad aprire senza avere cognizione di causa di quel che ci si fa una volta aperto sarà utile come polemica politica, utile a chi?, ma è fuori dalla realtà come spesso capita a certa politica. Detto ciò voi della opposizione dei c’eravamo tanto odiati ma ora ci amiamo perché non spendete mai una parola per criticare gli uffici comunali che tra bandi sbagliati e quanto altro creano molti danni? Perché come la mettete sembrerebbe che vi interessa solo la polemica politica e per nulla i problemi dei cittadini
A Sulmona la politica ha abdicato ormai da molto tempo.