Muore a 36 anni per tentare di salvare il suo cane. Prima vittima sulla Maiella

La Maiella restituisce la prima vittima di questa estate: una morte orribile e che commuove. Marco Ferretti aveva solo 36 anni e un amore profondo per il suo cane husky per tentare di salvare il quale ieri è precipitato per quindici metri lungo il sentiero dell’anfiteatro delle Murelle, sul versante est della montagna madre.

Il giovane, residente a Montesilvano, era partito in escursione dal Rifugio Pomilio con la sua fidanza e il suo cane, quando nel tratto di passaggio obbligato del sentiero, che non a caso presenta un cavetto d’acciaio di sicurezza a protezione del salto di roccia che si trova sul lato sinistro, si è sbilanciato nel tentativo di recuperare il cane che era scivolato.

Per il trentaseienne non c’è stato niente da fare: quando i soccorritori del gruppo Alpino e Speleologico abruzzese sono intervenuti, anche con l’ausilio e il supporto di un elisoccorso decollato da Pescara, per il giovane non c’era più niente da fare.

La salma è stata recuperata e trasportata all’ospedale di Pescara, mentre la ragazza è stata riaccompagnata al Rifugio Pomilio e solo dopo è stata informata del decesso del fidanzato.

Il Soccorso Alpino ha recuperato anche l’husky, grazie all’intervento dell’elisoccorso, che lo ha trasportato in aeroporto, dove è stato visitato dai veterinari, ma dopo poco è morto anche lui.

All’incidente hanno assistito, oltre alla fidanzata della vittima, anche altri escursionisti che hanno dato l’allarme.

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