Era probabilmente materiale rimediato nella sua ricerca del vintage, di cui si occupa nei mercatini in giro per l’Italia. Comunque materiale proibito o che andava denunciato. Una quarantina di cartucce di vario calibro, oltre a munizioni da guerra, pettorine e distintivi della polizia, che gli sono costati un’incriminazione per detenzione abusiva di armi e possesso di segni distintivi contraffatti. Per questi reati, ieri, Fabio Palermo, 48 anni residente a Corfinio, ha patteggiato la pena di un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) davanti al giudice per le udienze preliminari del tribunale di Sulmona Marta Sarnelli.
Il materiale era stato trovato dai carabinieri nel suo magazzino di Raiano nel luglio del 2023: secondo la procura la merce non era stata denunciata come prevede la legge e per questo l’uomo era stato anche sanzionato.
Si si, mentre il sonno proditorio delle vigili forze dell’ordine è tenue. Speriamo lo chiudono che il Popolo non ne può più degli sfigati a carico del debito pubblico .