Multe: non passa (più) lo straniero

Non era spirito di ospitalità, piuttosto impossibilità a recuperare il credito: le infrazioni degli stranieri, finora, non venivano neanche lavorate, consapevoli, i vigili urbani di Sulmona, che non si sarebbe mai arrivati alla notifica. Le foto dei varchi che segnalavano un passaggio proibito in zona a traffico limitato venivano così cestinate subito e per gli altri verbali “manuali”, la polizia municipale neanche ci si avventurava. Tra targhe difficili a volte persino improbabili e oggettiva difficoltà ad associare la targa ad un nome e ad un indirizzo.

La musica, ora, però, è destinata a cambiare: il dirigente Domenico Giannetta ha infatti sottoscritto un accordo con una società specializzata, la Nivi Spa, che d’ora in poi, per almeno i prossimi due anni, si occuperà del recupero crediti, ovvero del recupero dei verbali.

La Nivi curerà infatti tutti gli aspetti della procedura: ricercare i proprietari, tradurre le multe, notificare e riscuotere i verbali di accertamento anche con il recupero internazionale dei crediti Posta&Legal con solleciti stragiudiziali.

Un servizio che sarà a costo zero per il Comune: la Nivi, infatti, secondo l’accordo, sarà pagata in percentuale solo sulle multe che riuscirà a notificare e ad incassare. Il 35% del verbale che, stando ad un calcolo solo approssimativo, vale circa cinquemila euro l’anno, su un totale di 15mila euro di multe a stranieri previste.

Il calcolo, in realtà, è approssimativo, perché un vero e proprio storico, proprio per il fatto che il Comune aveva rinunciato a perseguire le auto straniere, non c’è. Basta però pensare che solo nel mese di gennaio scorso, che rientrerà tra i primi crediti da riscuotere, le violazioni di stranieri al codice della strada sono oltre una decina. Numero che, vista ora la possibilità di trasformare le multe in euro, è destinato verosimilmente ad aumentare, perché oltre alle foto automatiche fatte dai varchi (i dieci verbali di gennaio riguardano tutti ingressi non consentiti in Ztl), anche i vigili potranno misurarsi penna e taccuino con verbali per divieto di sosta, ad esempio, o superamento dei limiti di velocità.

Una certezza della contravvenzione che non riguarda solo i turisti, ma anche i tanti stranieri che vivono in città e che conservano le targhe estere. Finora liberi di violare il codice della strada, senza temere conseguenze.

D’ora in poi, però, oltre alle multe, arriveranno anche i “fine”, i “bøde”, i “bien” e le “amenda”, solo per citare gli idiomi più gettonati.

10 Commenti su "Multe: non passa (più) lo straniero"

  1. Ma poi alla fine non era tanto difficile notificarli e farseli pagare, bastava seguire le procedure della:
    Convenzione di Strasburgo STE 094
    La Convenzione europea sulla notificazione all’estero dei documenti in materia amministrativa, firmata a Strasburgo il 24.11.1977 e ratificata dall’Italia con la legge del 21 marzo 1983, n. 149.
    In passato ho notato che molti convegni delle forze di Polizia Locale, si sono tenuti in Valle Peligna… bastava invitare i Comandanti di Riccione, Rimini, Cesenatico, CERVIA… o della Repubblica di San Marino Convenzione di Strasburgo STE 094
    La Convenzione europea sulla notificazione all’estero dei documenti in materia amministrativa, firmata a Strasburgo il 24.11.1977 e ratificata dall’Italia con la legge del 21 marzo 1983, n. 149… bastava invitare i Comandanti dei Comuni di Riccione, Rimini, Cesenatico, CERVIA, o la Repubblica di San Marino… e farselo spiegare da loro
    Non era difficile… ma questo articolo fa girare ancora di più le scatole ai cittadini locali e Italiani, che le sanzioni amministrative le devono pagare altrimenti arriva l’Agenzia delle Entrate con sequestri e fermo macchina.

  2. Così si legge meglio:

    Ma poi alla fine non era tanto difficile notificarli e farseli pagare, bastava seguire le procedure della:
    Convenzione di Strasburgo STE 094 .
    La Convenzione europea sulla notificazione all’estero dei documenti in materia amministrativa, firmata a Strasburgo il 24.11.1977 e ratificata dall’Italia con la legge del 21 marzo 1983, n. 149.
    In passato ho notato che molti convegni delle forze di Polizia Locale, si sono tenuti in Valle Peligna… bastava invitare i Comandanti di Riccione, Rimini, Cesenatico, CERVIA… e farselo spiegare da loro
    Non era difficile.
    Questo articolo fa girare ancora di più le scatole ai cittadini locali e Italiani, che le sanzioni amministrative le devono pagare altrimenti arriva l’Agenzia delle Entrate con sequestri e fermo macchina.

  3. Per non avere noie, soprattutto con gli autovelox che tanti comuni indebitati fino al collo piazzano (talora con pattuglie di vigili nullafacenti) qua e là per frodare gli automobilisti, consiglio una bella targa bulgara.
    Su internet trovi tanti siti che spiegano come fare. Basta mettere “targa bulgara” su Google e ti si apre un mondo.
    Naturalmente è tutto legale. Semplicemente bisogna trovare dei sistemi per sopravvivere alla furbizia di troppe giunte comunali e la targa bulgara è uno di questi, molto apprezzato, peraltro, da tanti camionisti di casa nostra.
    Personalmente non ne ho bisogno, ma se qualcuno fosse interessato, su internet trova come fare.

  4. Ricordo,al tempo delle lire, acquistai un fax Panasonic FX che di listino costava 450.000 lire consegnato al proprio domicilio,l’addetto del negozio prendendo la fattura per leggere l’indirizzo mi chiese dov’era il comune perché ne doveva consegnare
    un altro identico. Ebbene nel guardare io quella fattura notaio che l’importo per lo stesso fax era di 1.400.000 lire. Tre volte il valore di listino. Presentai un esposto al tribunale di Sulmona per segnalare il misfatto e venni rinviato a giudizio per calunnia perché anche loro lo pagavano una cifra simile..Le multe non vengono emesse per necessità di ordine sociale ma perché la corruzione in tutti i livelli istituzionali è totalitaria, ed i comuni quanto più incassano più possono spendere nel mercato della corruzione i acquisti a tre volte il valore così ne riprendono un terzo in tangenti. È la regola fissa in tutta Italia difatti gli autovelox li divelgono.Questa è la triste condizione che si deve sopportare, i delinquenti assoluti , accattoni psichiatrici non appena varchi un ente pubblico che sia Asl tribunale prefetture comuni regioni quirinali o le partecipate.

    • Difatti, i corrotti sono tutti fascisti, anche se appartengono ad amministrazioni di sinistra. È elementare a dirsi le norme sulle licitazioni e sulle trattative private che permettono di fare gare ristrette a pochi amici per fare lievitare i costi sono contrarie all’ ordine pubblico dalla entrata in vigore della Costituzione Repubblicana. Difatti agiscono in un regime normativo derogatorio a quello disegnato dal Codice Civile,e verso il quale soltanto i contratti privati si debbono attenere, facendo restare immutata la prepotenza statalista delle norme sabaudo-fasciste ancora integre nonostante 80 anni di Repubblica.Perciò con gli Enti ormai tutti decaduti nelle mani di persone povere il risultato è che i poveri rubano ciecamente di tutto a tutti.

      • l’ordine pubblico economico in Italia deve fare i conti anche con i principi espressi dalla sopravvenuta Costituzione del 1948, che esprime ideali di libertà e democrazia e dove tutti gli interessi (individuali e sociali) trovano accoglimento e tutela giuridica. Di conseguenza, si è affermato in dottrina che l’ordine pubblico economico è affermazione delle libertà economiche allo stesso modo che la tutela della persona umana è affermazione della libertà religiosa, di pensiero, ecc.

        • Alcuni aspetti chiave dell’ordine pubblico economico includono:

          Concorrenza: Le leggi antitrust e di tutela della concorrenza sono fondamentali per prevenire abusi di posizione dominante da parte delle imprese, pratiche anticoncorrenziali come accordi illegali tra imprese o abusi di prezzi. La promozione di una sana concorrenza è importante per garantire la diversità, l’innovazione e il benessere economico generale.

          • Appunto, gli accordi anticoncorrenziali per gli abusi dei prezzi,non sono soltanto tra imprese,ma molto di gran lunga più spesso tra
            imprese ed amministratori o funzionari. Quindi le multe vengono maniacalmente fatte per fare cassa e poi spendersi i soldi con accordi anticoncorrenziali con le imprese per fare pagare tutto il triplo del valore reale e spartirsi il malloppo in tre. Come se il vero mestiere dell’ amministratore in tutta Italia sia quello di sensale o di mediatore della spesa pubblica, come una volta per la vendita di bestiame
            E NESSUNO CAMBIA LE LEGGI, TUTTI IN SILENZIO ASSENSO ANCHE AL QUIRINALE.

      • ..i corrotti sono tutti fascisti( a prescindere)anche se sono di sinistra..🤔

  5. Italiano medio | 19 Marzo 2024 at 09:44 | Rispondi

    Difatti quanto riportato nell’articolo evidenzia una mancanza che andrebbe evidenziata nelle opportune sedi …ma come sul dirsi meglio farsi i fatti propri !

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