Multe maggiorate per i cittadini non digitali: la sorpresa del nuovo anno a Sulmona

Le prime sorprese sono cominciate ad arrivare da qualche settimana, a due mesi cioè dall’adesione del Comune di Sulmona alla piattaforma SEND. Giusto il tempo necessario perché le multe dal parabrezza arrivino a casa. E non sono state belle sorprese, perché per pagare una multa, senza sapere dell’esistenza della piattaforma (a dire il vero poco pubblicizzata a Sulmona), gli importi lievitano dagli 11,80 ai quasi 15 euro rispetto al dovuto.

Una multa di 39,80 euro, così, è stata pagata ieri da un automobilista di Sulmona entro i cinque giorni dalla notifica per usufruire dello sconto del 30% previsto per legge. Dal sesto al sessantesimo giorno, infatti, il verbale sarebbe costato 52,40 euro. Per evitare il sovrapprezzo l’utente si è recato in tabaccheria con i suoi 40 euro, convinto di avere anche 20 centesimi di resto. Ma una volta inquadrato i QR-code il conto finale è stato superiore al costo del verbale se fosse stato pagato entro sessanta giorni: 52,71 euro, contando anche i 2,50 euro di commissione.

“Da un paio di mesi il Comune ha aderito alla piattaforma nazionale di SEND – spiega il dirigente e comandante della polizia municipale, Domenico Giannetta – che prevede la notifica automatica digitale a chi è munito di pec o è registrato nell’app IO. Chiaramente se uno non è registrato, i verbali, in questo caso, vengono notificati nel modo tradizionale, ma al costo della notifica normale, si aggiunge anche quella di SEND a cui di fatto siamo tenuti ora, dopo l’adesione, a girare tutti i verbali elevati”.

Per la pubblica amministrazione, come dice il sito del ministero, è un risparmio di soldi e di tempo, per gli utenti, specie quelli non digitali, invece, di fatto una tassa aggiuntiva.

“E’ una follia – denuncia l’utente costretto a pagare ben due multe maggiorate ieri – ho pagato quasi 30 euro di costi aggiuntivi e non ne sapevo niente. Non conoscevo assolutamente la piattaforma SEND, tantomeno sapevo che il Comune di Sulmona vi avesse aderito. Non l’ho visto scritto da nessuna parte, neanche sui verbali che mi sono stati recapitati a casa”.

Insomma conviene diventare cittadini digitali per non incorrere in spiacevoli sorprese e nell’anno appena trascorso, solo a Sulmona, ce ne sono state quasi 20mila: a tanto ammontano i verbali elevati dalla polizia municipale, per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Spese di notifica SEND escluse.

14 Commenti su "Multe maggiorate per i cittadini non digitali: la sorpresa del nuovo anno a Sulmona"

  1. La digitalizzazione …..una grande truffa !

  2. Ho vissuto pure io questa “perla” del comune di Sulmona…ho contattato SEND per il costo maggiorato e mi hanno risposto che dipende dal mittente e non da loro….poi,con l’eleganza che li contraddistingue non riferisco cosa mi hanno risposto al comando della polizia municipale…..solo dopo leggendo bene il bollettino potevo pagare ricopiando tutti i dati su un altro bollettino evitando il QR code….e poi con ci vengano a dire ….”vicini ai cittadini”

    • Concetta Di Prospero | 4 Gennaio 2025 at 11:36 | Rispondi

      Grazie
      Per l’info
      Condivido il Suo pensiero su tutto il resto.

    • Per la polizia locale, potevano essere più di 20 mila multe se EFFETTUATE MULTE ANCHE IN VIA PASUBIO DOVE C’È UN DIVIETO DI SOSTA H 24, HO INVIATO 1 SEGNALAZIONE AL COMANDO, POI UNA MAIL ALL’UFFICIO PROTOCOLLO, CIRCA 1 MESE FA’ ad oggi, nessun risultato, avvisate per favore il Comandante, voi della redazione, non so’ più come devo fare. Grazie

      • Degrado totale | 5 Gennaio 2025 at 20:50 | Rispondi

        Tranquillo, basta farsi una passeggiata per il viale stazione il fine settimana e trovare auto in sosta totalmente sui marciapiedi. Nessuno vede niente

  3. DECRETO 18 dicembre 2017
    Disciplina delle procedure per la notificazione dei verbali di
    accertamento delle violazioni del codice della strada, tramite posta
    elettronica certificata. (18A00263)
    (GU n.12 del 16-1-2018)

    Chi ha attivo il domicilio digitale non deve pagare alcuna somma per spese di notifica su pec quindi non si capisce perché il Comune di Sulmona faccia pagare spese di notifica digitali al cittadino.

  4. Un altro esempio di fallimento del comune di Sulmona… Poca informazione… Le cose più elementari non hanno funzionato tipo mezzi pubblici… Non posso dimenticare la propaganda”città della cultura”… Ma quale cultura, la cultura.. Quella di tirare fuori più soldi dalle tasche dei cittadini.. Hanno incrementato la cultura del delinquere… Niente sicurezza… Mi meraviglio da chi si presta nel eseguire la persecuzione al cittadino in maniera maniacale.. Ormai si rinuncia a tutto per evitare una multa e poi ci meravigliamo che tutto chiude… Mi chiedo ma quando ci avranno chiusi tutti dentro casa cosa faranno?

  5. In questo periodo si prevedono narrazioni a fiume dai nostrani Laqualunque.
    In maniera totalmente disinteressata, ovvio.
    Un po’ di spirito critico anche verso i piani un pochino più alti della politica territoriale ?
    La situazione della città non è il risultato di un giornio, né di un anno…
    E se la città ora muore ci sono stati molti interessi diversi e molti colpevoli…
    Ma in tanti continuano a far finta di non sapere e non capire…

  6. Per provare a ricostruire delle alternative, delle possibilità, un tessuto economico decente in città, non servono più le solite critiche, chiacchere vuote.
    O i giochi di potere da cui i sulmonesi, stavolta più che mai, escono stremati…
    Serve di più.
    È necessaria un’attenzione centrata e particolare, nuove strade e strategie di sviluppo a più livelli.
    Non pervenuta da tempo la reale intenzione a restituirle dignità e un rinnovato sviluppo economico, a cui fino a qualche tempo fa, pareva essere destinata.
    Spesso umiliata e ignorata da quelli che proprio ora, stranamente, cominciano a decantarne l’importanza.
    E per avere tutto questo, non basta né un sindaco né risolvere la questione delle auto.
    Vuol dire riconoscerle finalmente la dignità che merita di avere in base alle potenzialità che ha sempre avuto.

  7. Prove tecniche. E facciamo sempre tutto da soli. Colpa nostra.

  8. Italia digitale | 4 Gennaio 2025 at 17:26 | Rispondi

    Andate a trovarvi le normative dell’Agenzia per l’Italia digitale e scoprirete, con molta facilità, che non si tratta di scelte discrezionali nè politiche, ma di obblighi di legge e pensate pure che SEND l’ha finanziata la cara Unione Europea e non certamente il Comune con i soldi dei contribuenti. A Cesare quel che è di Cesare! Ipse dixit.

  9. a Sulmona, ce ne sono state quasi 20mila: a tanto ammontano i verbali elevati dalla polizia municipale, per un valore di circa 1,5 milioni di euro. Spese di notifica SEND escluse.
    Ecco adesso vorrei vedere dove sono questi soldi?se qualcuno sa la risposta,me la dia qui sotto….

  10. Quindi a Sulmona quando hai a che fare con certi servizi pubblici, se, nello specifico, non si ha il timbro della Asl sulla disdetta effettuata e o non si è ciberneticamente munito, devi pagà e basta ! Quindi chi, per problematiche varie , oltre alle “disfunzioni” burocratiche del sistema e a quelle legate all’età del malcapitato, deve pagà e stare zitto??
    Certo “la legge è uguale per tutti” dice un vecchio ritornello….tutt’ora valido ??

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