I termini sono un po’ diversi, perché a quel tempo l’ordinanza prevedeva la più drastica chiusura dei locali e non il “solo” spegnimento della musica; ma il risultato è più o meno lo stesso. Le reazioni, a dire il vero, per il momento no.
L’ordinanza firmata l’altro giorno dal sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero e che vedrà il suo primo vero debutto questo fine settimana, fa fare alla città un salto indietro di quasi quattordici anni, quando l’allora sindaco Fabio Federico, era l’ottobre del 2009, firmò la famigerata ordinanza antimovida che scatenò una rivoluzione a Sulmona. Nonostante prevedesse la chiusura dei locali all’una anziché alle due e non la sordina già a mezzanotte come deciso l’altro giorno. Con l’aggravante che, oggi, a mezzanotte gli adolescenti escono di casa per fare serata, anziché farvi rientro. Al tempo ci furono cortei di mille persone fin sotto casa del primo cittadino, serrate dei locali, crisi di maggioranza e poi a seguire denunce e cause giudiziarie.
Il problema è sempre lo stesso, anche se spostato di qualche metro: la conciliazione tra la vita o movida e l’altrettanto legittimo diritto al riposo di residenti e turisti.
Nel 2009 era il quadrilatero di piazza del Carmine, oggi quello dell’Annunziata, ma gli effetti e le lagnanze sono le stesse: musica alta fino a tarda notte, risse, schiamazzi e abbandono di rifiuti indecoroso.
C’è però una differenza fondamentale tra ora e allora e cioè che nel frattempo, e questo va riconosciuto a questa amministrazione comunale, è stato approvato, dopo quindici anni di chiacchiere e temporaggiamenti, il piano acustico comunale.
Il problema è che, ora, bisogna anche farlo funzionare quel piano, il che vuol dire avere anche gli strumenti e la volontà per farlo. Perché i decibel non li misura l’inquilino del piano di sopra, ma l’Arta. Almeno ufficialmente, perché in modo informale ci sarebbero gli strumenti per controllare il volume e basterebbe un po’ di collaborazione e buon senso per evitare misure drastiche, come lo è l’ordinanza antimovida.
La questione è anche e soprattutto il limite, perché è probabile che anche il rispetto dei decibel previsti dal piano acustico, continui a dare fastidio ai residenti, visto che non è solo la musica sotto accusa ma anche il vociare.
Sono diritti entrambi, quello del “vivere” e quello del riposare, irrinunciabili quanto difficilmente conciliabili e per questo il braccio di ferro è destinato a sfiancare tutte le parti in causa.
La strada del dialogo e della condivisione è per questo inevitabile, ma per avere effetto deve essere rispettata e sentita. Percorsa in accordo.
Un passo indietro ciascuno per poter fare un passo avanti insieme. Il resto è chiasso o silenzio.
… il diritto di “ vivere” e di fracassare i timpani e gli zibidei, incomincia e finisce dove inizia il diritto dei residenti di non farseli fracassare…
Punto… senza passi indietro.
A questi gli offri un dito e ti staccano il braccio.
Di quale dialogo si sta parlando… se poi ogni imbecille bevuto e/o “ accannato” , crede di poter fare quello che cazzo gli pare.
La movida… Si, dello spaccio di droga.
Sulmona…
La città della cultura😂😂😂
Vi consiglio una mega rsa al centro storico….
Ci vuole il rispetto per le persone e la musica spenta a mezzanotte va benissimo, altro che passo all’indietro.
La musica ,mi sembra giusto interromperla a mezzanotte e lasciare riposare chi poi va a lavorare, e non questi giovani mantenuti che pretendono di invadere i vicoli bere e sporcare.Forza tutta va bene così
….D’Accordissimo con la posizione presa dal Sindaco….Quale movida?? Le continue risse di 4 imbecilli drogati o bevuti?? Le intersezioni di Corso Ovidio che diventano spaccio di droga oppure pisciatoi?? BASTAAA…
L’idea che si possa uscire di casa alle 12 PM per rientrare alle 4 del mattino è un idea malsana. Bisognerà pur tornare ad uscire alle 9 PM per rientrare all’all’1.00 AM
. E sarebbe il caso di finirla con il distribuire solo bevande alcoliche a ragazzini o presunti tali. La più grande fesseria degli ultimi venti anni sono state le notti bianche,ci si può divertire comunque anche se si rientra all’una.
In qualsiasi città “turistica” d’Italia non rompono le scatole come a Sulmona per la musica, ma a voi piace avere una città “rsa” con tutte le conseguenze annesse! Che poi solo il Sabato la tirano fino a tardi (gli altri giorni non si vede un anima per il corso)! E per gli eventi della giostra o altro si va sempre in deroga… quindi in quel caso va bene, mah!
Sorvolo sui commenti sui ragazzi che escono tardi e sono tutti drogati… troppo facile!
Caro Orso, che Sulmona sia città di arte e cultura è cosa nota; non so se puoi dire altrettanto della tua.
😉
😂😂😂😂Sulmona è anche la mia citta😂😂😂😂
bene,gia’ posto,in copia:per il Turismo progetti,piani,proposte,programmi concreti,fattibili,lungimiranti e non cicchetti…la movida e’ altra cosa: clima di vitalità sociale, culturale,artistica,ecc,da Madrid,Barcellona(dove rifiutano i turisti) fino ad Ibiza,e, in tutto il Mondo,nei centri storici,dopo la mezzanotte si spegne la musica,ultimo drinks e brusio ore 01.00 …poi con i Discobus si va nelle periferie,meglio nei locali adeguati tecnicamente (innovacustica) a fare festa fino al mattino.ovvie le ragioni…quindi tante chiacchiere per nulla,basta una gita fuori porta per comprendere “movida” o “destinazione turistica” altro che pizzette,birrette,tarallucci,vino e babilonia anche violenta,e basta,
o no?
Rammento ai “rematori contro” in servizio permanente effettivo che esistono le cuffie antirumore. Indossatele e andatevene serenamente a nanna senza rompere gli zebedei.
Questa città ha bisogno oltre che di un po’ di “sana” vita notturna, anche di qualcuno disposto, patriotticamente, a rinunciare a qualcosa in nome di un bene superiore.
Per chi vuole fare rumore può andare benissimo alla zona industriale
… non sono di Sulmona, quindi la questione per me non esiste … ma le cuffie antirumore le metta lei …n
I giovani con qi medio hanno scelto altro, poi ci sono quelli come te. Se questa città deve contare per il futuro su quelli come te, allora non ha speranze. Vi si è atrofizzato il cervello con il “tunz tunz” del dj.
..Il tunz tunz..sei ridicolo.. uahahahahahahahahahhahahah! Hihihi!Eheheh!
Stai offendendo il tuo di QI. Poi ci racconti invece cosa di grandioso hai fatto e farai tu per la città.
Egregio Tunz tunz, jamm lest.. a durme’.
Ciaoneeeee alle 24 a ninna
A parere mio, un giovane sulmonese fuorisede, il piano acustico è giusto, perché riconosco che a fare chiasso sono solo alcuni bar che spesso pensano di essere delle discoteche a cielo aperto, contornate da un certo disagio dovuto a soggetti alterati e sporcizia che si sparge dall’Annunziana ai vicoli, un bel problema per chi ci risiede o ha attività commerciali/ricettive. Con ciò non intendo che durante il weekend lungo corso Ovidio debba esserci un silenzio che manco di Venerdì Santo, ma è giusto dare un limite per poi andare in deroga al piano durante i periodi di maggiore flusso, turistico, come sotto giostra, e cittadino, come durante le festività. C’è ancora da riflettere sulla situazione, che trova spiegazione anche nella totale assenza di alternative che possano offrire una serata di divertimento ai più giovani, come le discoteche che sono scomparse da una città, sempre più simile ad un paesello.
Aggiungo che non è giusto se ci si trova a Sulmona dover percorrere 30km per raggiungere la prima discoteca discoteca e continuare la serata, correndo anche il rischio di concluderla con un bel incidente.
Giusto..
Poi ci lamentiamo se uscendo in centro non si vede un’anima e se i ragazzi emigrano in paesi vicini a divertirsi. Chiudere i locali a mezzanotte non ha il minimo senso se poi gli schiamazzi continuano indisturbati fino a notte fonda. Allora che facciamo vietiamo ai ragazzi di uscire dopo mezzanotte? Per chi sostiene che la scelta sia giusta perchè ogni sabato ci sono risse e si spaccia in centro la soluzione non è chiudere i locali ma lasciare una pattuglia nei luoghi di ritrovo in modo da prevenire il problema. L’errore più grande che fanno gli adulti è di scordarsi di essere stati anche loro giovani. E ve lo dico da adulto quasi anziano ed ex chirurgo. I tempi cambiano. I ragazzi adesso fanno più tardi? Ben venga se lo svago è fatto in maniera corretta e da persone educate. Gli incivili ci sono sia alle 22 che alle 2 di notte.
Molti hanno dimenticato di essere stati giovani.. Appunto l’inciviltà è un altra cosa e lo spaccio lo devono risolvere le forze del ordine…
Totalmente d’accordo con gli ultimi due commenti.
Sulmona non sta morendo .. è già morta! E alcuni commenti fanno ben comprendere il livello di “imbecillità” del nostro “paesello”. Tra poco questo sarà un paese di pensionati, senza nulla togliere a chi lo è, e di “perbenisti” fossilizzati su luoghi comuni e su imposizioni inutili per risolvere i problemi quali risse e spaccio! Buona fine a tutti!
👍
Paese di pensionati perché non ci sta lavoro e quindi prospettiva di mettere su famiglia e non perché non si fa tunz tunz per il corso