Motorally nel Parco, la denuncia degli ambientalisti

La comunicazione è arrivata la settimana scorsa: una procedura di screening che va a sostituire la Valutazione di impatto ambientale e che, per gli ambientalisti, non è assolutamente sufficiente.

Centinaia di moto da cross, circa duecento sostengono, che dovrebbero prendere parte alla prova cronometrica di motorally valida per il campionato italiano i prossimi 29 e 30 aprile. Il tutto in piena area Parco, o meglio nella Zona speciale di conservazione del Pnalm, su tracciati interni al sito tutelato a livello comunitario, su carrarecce, sterrati e strade immersi nei boschi che ospitano tane di orsi marsicani e nidi di picchi dorsobianchi.

“Dopo il caso di Carrito e di diversi orsi morti investiti è letteralmente inconcepibile permettere di far sfrecciare in prove cronometrate su stradine sterrate immerse nei boschi centinaia di piloti di moto nelle aree più importanti per la specie, dalla Serralunga a Lecce vecchia – denunciano gli ambientalisti -. A parte il rischio concreto di investimento, data la visibilità ridotta e le condizioni di gara, è anche una questione diseducativa. Inoltre siamo in pieno periodo riproduttivo dell’avifauna. Il passaggio per ore di mezzi rombanti è assolutamente incompatibile con la tutela delle specie poiché il disturbo causerebbe l’abbandono di uova o pulcini”.

6 Commenti su "Motorally nel Parco, la denuncia degli ambientalisti"

  1. Ma chi autorizza questi scempi?L’odore di Benzina in un ambiente incontaminato. Ma fatevi assistere da un Neuropsichiatria….

  2. Ma è un parco nazionale o un parco giochi?

  3. Con questa stronzata dei parchi creati solo per far arricchire qualche commerciante di di souvenir, in montagna ci va solo chi va in bici, a cavallo e a piedi, se qualcuno magari è invalido e non cammina resta a casa

  4. Un unico evento fine a se stesso che danni dovrebbe arrecare a questa oasi incontaminata???

  5. Mo ce facce pure lu rave party | 3 Aprile 2023 at 17:13 | Rispondi

    Si chiama parco nazionale perché deve tutelare tutte le specie presenti animali e vegetali…e non per farci quello che caxxo mi pare…vi è chiaro il concetto?

  6. In tutte le cose ci dovrebbe essere buon senso e moderazione. Certe realtà sportive dovrebbero aver spazio in periodi e zone che non disturbino la conservazione della specie animale, ci sono 12 mesi per fare le attività, basta stabilire che in certi periodi dell’anno non si può fare allenamenti, gare e quant’altro. I vari comuni dovrebbero consentire a dare degli spazi dove poter esercitare tale disciplina, in sicurezza, per uomini e animali. Aree che possano essere sfruttate anche per altre discipline, portando prestigio alla zona… Se le aree sono grandi, si possono creare percorsi per bici, cavalli, camminate, e il motocross usufruira in determinati periodi e giornate stabilite precedentemente. Inquinamento? Certo, ma quanto inquina un tir in 1 km di strada? Inquinamento acustico? Dipende, se la zona è isolata può disturbare gli animali selvatici, ma queste aree non devono necessariamente essere in un bosco, almeno per il motocross…. Sono per la natura, gli animali liberi, il rispetto dell’ambiente, ma questo non significa che noi uomini dobbiamo stare chiusi in gabbia.

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