L’esame autoptico sarà affidato probabilmente domani: la procura di Sulmona non vuole lasciare ombre sulla morte di Enzo Saccoccia, il cinquantacinquenne deceduto ieri nella sua abitazione di via XXV aprile. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di una overdose, ma nella notte la polizia, che indaga sul caso, ha acquisito le cartelle cliniche dell’uomo che, si è scoperto, era stato dimesso poche ore prima dall’ospedale di Sulmona. La procura, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, vuole verificare se ci siano state concause nel decesso, ovvero se e come l’uomo era stato curato in ospedale e se era il caso di dimetterlo.
La morte di Saccoccia risale infatti alle 20 di ieri sera e dall’ospedale di Sulmona era stato dimesso alle 13: un arco temporale breve che, in caso di morte sopraggiunta per “cause naturali”, poteva forse essere evitata.
L’ipotesi più accreditata resta comunque quella di una overdose, dovuta forse a metadone o ad altre droghe: l’uomo aveva infatti problemi di tossicodipendenza e sembra che anche nei giorni scorsi era stato male proprio a seguito di un quantitativo eccessivo di metadone assunto.
Sono stati per questo ascoltati anche i familiari dell’uomo e alcuni vicini di casa, per ricostruire cioè le ultime ore della sua vita.
L’esame autoptico sarà svolto all’ospedale San Salvatore dell’Aquila probabilmente domani stesso. Solo dopo il magistrato potrà rilasciare il nulla osta per la restituzione della salma alla famiglia.
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