Morte Pulsinelli, spunta un ciclista. Si tinge di giallo l’incidente di Opi

Ci sarebbe stato un ciclista che avrebbe provocato l’uscita di strada e poi la morte di Luca Pulsinelli, il carabiniere-forestale morto a seguito di un incidente in moto a giugno dello scorso anno. A sostenerlo è la memoria difensiva depositata dal legale Massimo Di Rocco che rappresenta la famiglia di Antonello De Arcangelis del Forno, il 51enne di Opi che era alla guida dell’auto che, secondo l’accusa, avrebbe provocato l’uscita di strada di Pulsinelli e che morì suicida lo scorso 30 settembre.

Secondo la denuncia della moglie e del fratello di De Arcangelis del Forno, sarebbe stato un giovane ciclista quella sera del 15 giugno scorso a mandare fuori strada Pulsinelli che viaggiava in sella alla moto. Un particolare che non compare nella ricostruzione degli inquirenti. Sempre secondo la tesi difensiva, la bici sarebbe stata rimossa dal padre del giovane, un professionista del posto che, il giorno dopo, avrebbe avvicinato in chiesa il 51enne. “Vi ho visto sul luogo dell’incidente. Prenditi la colpa tanto hai la copertura assicurativa. Per omicidio stradale ormai nessuno va più in carcere”, avrebbe detto il professionista che è diventato anche testimone dell’incidente.

Un fatto che se confermato aprirebbe nuovi e imprevedibili scenari sull’evoluzione giudiziaria del caso e che, in ogni caso, tinge di giallo l’intera vicenda.

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