Morta per legionella nelle case Ater: la procura chiede l’archiviazione per i due tecnici indagati

Non ci furono responsabilità di terzi, o meglio “non ci sono ragionevoli previsioni di condanna”. Insomma il caso non starebbe in piedi davanti al giudice: così il procuratore della Repubblica del tribunale di Sulmona ha chiesto l’archiviazione per i due indagati per la morte di Luciana Pantaleo, la 64enne di Sulmona morta nell’ottobre del 2022 al Policlinico Umberto I di Roma dopo aver contratto la legionella.

Sotto inchiesta erano finiti due tecnici: uno dell’Ater proprietaria della palazzina dove la donna viveva e l’altro della ditta privata che sostituì le caldaie nel condominio.

Secondo la denuncia presentata dai familiari, infatti, la parrucchiera aveva contratto l’infezione a causa della sostituzione delle caldaie nel condominio, tant’è che un altro caso simile di infezione (senza conseguenze gravissime per fortuna) era stato registrato negli stessi giorni in un’altra abitazione del palazzo di via XXV aprile.

Nel corso delle analisi svolte dalla Asl, d’altronde, venne accertato che il batterio si annidava nella doccia.

Un caso, però, aveva spiegato la stessa Asl, piuttosto frequente quando le tubature non vengano utilizzate per lungo tempo (come nel caso della Pantaleo). Il batterio, poi, potrebbe aver avuto effetti fatali a causa dello stato immunitario della vittima.

Considerazioni che probabilmente ha tenuto di conto il procuratore Stefano Iafolla che ha chiesto di archiviare il caso. Ora starà alla famiglia decidere se opporsi alla richiesta.

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