L’esame autoptico eseguito oggi non ha chiarito tutti i motivi della morte o meglio delle cause che hanno portato al decesso. Perché la setticemia era stata comunque già diagnosticata e ora si dovrà valutare in che modo questa ha pesato sul decorso della malattia. Per questo il medico legale, Luigi Miccolis, dopo aver eseguito oggi dei prelievi di organi, dovrà acquisire tutte le carte e la cartella clinica, per fare una relazione poi tra causa ed effetto. Ci vorrà del tempo, insomma, perché si faccia chiarezza sul caso di Teodora Vaccaro, la settantanovenne di Corfinio deceduta martedì scorso all’ospedale di Sulmona in circostanze che il figlio della vittima ritiene da approfondire.
Nell’inchiesta aperta dalla procura della Repubblica di Sulmona risultano sette medici iscritti nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, ma oggi la vicenda si è colorata di un fuori programma: una visita ispettiva a sorpresa fatta dalla polizia Scientifica e dalla Asl su incarico della procura della Repubblica nell’abitazione dell’anziana a Corfinio.
L’ispezione era finalizzata a verificare le condizioni igieniche in cui la donna viveva, perché la tesi della difesa degli indagati è che quell’infezione e la piaga da decubito che avrebbe portato ad una setticemia, potrebbe essere emersa o comunque potrebbe essere peggiorata durante la degenza della donna in casa.
Dalle indiscrezioni trapelate, sembra comunque che la stanza della donna si trovasse in buone condizioni igieniche e il letto fosse di quelli da decubito; tuttavia in casa sarebbero stati trovati diversi animali (cani e gatti) che potrebbero aver influito sulle basse difese immunitarie della donna. C’è inoltre da sottolineare che in realtà l’anziana a casa è rimasta per un periodo abbastanza breve: poco più di due settimane prima di recarsi nuovamente in ospedale.
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