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Sono spettacolari e mozzafiato le immagini che la tv pubblica tedesca ZDF (Zweites Deutsches Fernsehen) ha girato nel Parco Nazionale della Maiella. Il servizio confezionato dal giornalista Hannes Jaenicke la scorsa estate e trasmesso in onda in questi giorni su ZDF, ha approfondito le dinamiche fra uomini e lupi e non c’era posto migliore dell’Appennino Centrale per indagare la tematica (qui il link per vederne l’estratto). La Maiella ha infatti ospitato gli ultimi esemplari di lupo appeninico e il Parco Maiella negli ultimi anni ha fatto un importantissimo lavoro per salvarlo dall’estinzione. L’operazione almeno localmente è riuscita pienamente e ormai nel territorio del Pnm si contano 10 branchi di lupi e circa un centinaio di esemplari.
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La Maiella è stata accostata nel servizio al prestigioso parco nazionale di Yellowstone e ai Carpazi e alle Alpi austriache. Ad essere intervistati i tecnici del parco che da anni si occupano della tutela del lupo: il veterinario Simone Angelucci e il biologo Antonio Antonucci. Una vetrina che visto l’impatto altamente evocativo delle immagini, difficilmente passerà inosservato agli occhi dell’attento pubblico tedesco, da sempre interessato all’aspetto più “wilderness” ovvero selvaggio e incontaminato del nostro Paese. Una pubblicità importante per l’Abruzzo Interno, che si accredita sempre più a livello internazionale come luogo di elevata conservazione della biodiversità e di estrema ricchezza del patrimonio naturale. Un biglietto da visita importante che nei prossimi anni conterà sempre di più e che è fondamentale mantenere intatto a discapito di centrali di compressione del gas e gasdotti, tunnel autostradali o ferroviari e altre opere impattanti che questo prezioso e delicato ecosistema vogliono violarlo e violentarlo.
Savino Monterisi
Dare continuità operativa ai riconoscimenti nazionali e internazionali…
Luigi BOITANI…Eric ZIMEN….Paolo BARRASSO…e Corpo Forestale.
Chiusura di questi obbrobri di parassitismo giuridico istituzionale che rappresentano ereticamente i parchi nazionali seqquando in gran parte ex riserve di caccia dei regnanti sabaudi. ECOLOGIA INTEGRALE.IL CREATO DEVE ESSERE AMATO E DIFESO SENZA PREFERENZE AMBIENTALI,con una unica modalità cristiana secondo anche gli intendimenti del Santo Assisiate che ci ha trasmesso nella Laudato Sì.