Il Morrone bruciato, la Regione finanzia uno studio

Serviranno a finanziare uno studio sul monte Morrone i 35mila euro impegnati dal dipartimento delle opere pubbliche, governo del territorio e politiche ambientali a seguito degli avvenimenti incendiari dell’estate scorsa che, si legge nella delibera di Giunta regionale, hanno danneggiato “in maniera consistente i soprassuoli forestali presenti con la possibilità di innesco di fenomeni di dissesto idrogeologico che potrebbero avere possibili ripercussioni sulla sicurezza idrogeologica delle aree poste sulle pendici del Morrone”. Il passaggio del fuoco, come si supponeva già durante quei terribili giorni, potrebbe aver compromesso la capacità di regolazione idrologica con incremento della torrenzialità soprattutto in concomitanza con piogge particolarmente consistenti.

La Giunta, nell’ambito degli interventi volti a migliorare l’efficacia dell’azione della protezione civile, ha approvato un nuovo piano di concerto con le facoltà di ingegneria e geologia dell’università di Chieti, dell’ordine professionale dei geologi con il quale è stata rinnovata una convenzione e del collegio delle guide alpine. Con l’università, in realtà, c’è già in essere un protocollo d’intesa  per la prevenzione di varie ipotesi di rischio, siano esse di natura idrogeologica, idraulica, rischio valanghe e rischio sismico, attraverso lo studio dei fenomeni calamitosi, l’identificazione di scenari di pericolosità e l’individuazione delle zone a rischio

L’intervento del dipartimento universitario, sotto la direzione scientifica del professore Nicola Sciarra, in questo caso avrà lo scopo di delineare il tipo di incendio che ha colpito il versante sud del Morrone da Pacentro, individuandone la tipologia e l’intensità e provvedere, così, ad analisi geologiche e geomorfologiche e rilievi dei processi attivi sul monte utili a produrre una cartografia; l’acquisizione di immagini satellitari sarà poi utile all’elaborazione di dati e di un modello digitale del terreno per dettagliate analisi topografiche, implementare la cartografia e svolgere analisi di pericolosità geomorfologica. Ne verranno fuori due carte per le aree interessate, una per la pericolosità, l’altra per il rischio,  proposte per interventi di mitigazione e linee guida per la prevenzione.

Solo un paio di giorni fa a salire sul Morrone erano stati quelli del comitato TerrA insieme al biologo Giampiero Ciaschetti e all’ecologo Kevin Cianfaglione che, in sintesi, hanno proposto di lasciar fare alla natura.

2 Commenti su "Il Morrone bruciato, la Regione finanzia uno studio"

  1. Metti un chirurgo di fronte ad un calcolo del fegato e ti dice subito che ti devi operare:Non credo che dica di tenertelo. Metti un ladro di fronte ad un gioiello e quello lo farà di sicuro sparire. Metti una volpe a guardia delle galline e quella le divorerà un po’ la volta. Metti degli esperti a studiare il rischio idrogeologico delle zone montuose e loro ti diranno che il rischio c’è ed è pure enorme. E’ la logica. Chi scommette?

  2. Bravo Mariano, l’interventismo interessato e’ il problema alla base degli incendi e della mala politica e delle cattive proposte per il territorio, da sempre.

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