Sul devastante incendio che sta aggredendo il Morrone, definito come la “cronaca di una morte annunciata”, interviene Elisabetta Bianchi capogruppo consiliare di Forza Italia. La Bianchi si rivolge alla Casini chiedendo a lei, sindaco e autorità comunale di protezione civile, di riferire in Consiglio comunale l’impostazione della strategia di aggressione dell’incendio boschivo del Morrone. La richiesta è quella di una assise pubblica straordinaria ed urgente, che veda la presenza di tutte le figure tecniche coinvolte nella catena di controllo e comando e dell’amministrazione regionale “che hanno avuto ed avranno un ruolo nella definizione delle strategie future di spegnimento”, spiega.
Il diritto di comprendere una situazione che non accenna a fermarsi, la consigliera di opposizione sottolinea “le misure inidonee” a fronteggiare le fiamme e le conseguenze dell’incendio del Monte Morrone, la cui vegetazione arde incessantemente da domenica 20 agosto, con danni devastanti per l’ambiente, fuoco che ricorda è arrivato quasi a lambire le abitazioni della frazione Marane di Sulmona ai piedi della montagna, “esponendo a grave rischio i residenti e i loro beni”. “Visto che attualmente la linea di fuoco ha raggiunto, da un lato, la cima svalicando sul versante chietino-pescarese e dall’altro, avanza verso il territorio di Pratola Peligna, mettendo a repentaglio, nella distruzione della vegetazione, siti di importanza storica culturale inestimabile come il tempio di Ercole Curino, l’Eremo di Celestino V, il Campo 78 e, poco lontano, l’Abbazia Celestiniana”.
La consigliera Fi, auspica che il primo cittadino renda nota la composizione dello staff di supporto attivato nella struttura del Coc sul fronte dell’incendio, la cronologia degli eventi a partire dall’orario di avvistamento ufficiale e specifica “sulla proceduta conseguentemente attivata indicandone gli autori e gli attori sino alla data della sua risposta, quali misure siano state adottate per garantire la incolumità dei volontari autorizzati in data 23 Agosto ad accedere nell’area montana interessata dalle fiamme, quali sono gli effetti stimati sull’ambiente e i provvedimenti conseguenti che intende adottare a salvaguardia della salute dei suoi cittadini”. La Bianchi prosegue sottolineando la necessità che il Consiglio Comunale valuti, anche alla luce delle raccomandazioni del Presidente del Consiglio Gentiloni impartite alle Regioni per l’apertura della campagna di antincendio boschivo, “la idoneità della capacità di reazione del sistema di protezione civile così come imposto dalla norma dei piani comunali multirischio che devono contemplare sia l’incendio d’interfaccia che l’antincendio boschivo e possa proficuamente contribuire al miglioramento della risposta di sicurezza e protezione dei cittadini e del loro ambiente”.
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