Morì dopo la caduta dalla barella: salgono a tre gli avvisi di garanzia

Salgono a tre gli indagati per la morte di Alba Michelina Orsini, la 93enne di Sulmona deceduta nel dicembre scorso dopo essere caduta dalla barella che era andata a prenderla a casa perché disidratata. La procura della Repubblica di Sulmona, che aveva già avvisato due barellieri volontari della Croce Rossa, infatti, a seguito di ulteriori elementi emersi proprio a seguito delle memorie dei due indagati, ha notificato ad un terzo volontario l’avviso di garanzia per omicidio colposo.

A sua volta il terzo indagato avrà ora venti giorni per replicare alla procura che, si presume entro dicembre, dovrebbe tirare le somme per decidere se chiedere il processo per i tre indagati o per parte di loro.

Nell’equipe che soccorse l’anziana c’era anche una quarta persona, che però, in quanto autista, non sarebbe coinvolta nella gestione della paziente che, secondo quanto ricostruito dalle indagini, cadde dalla barella dopo essere stata presa in carico dai soccorsi, sbattendo la testa e provocando così un’emorragia cerebrale che, come certificato dall’autopsia disposta dalla procura, provocò la morte dell’anziana.

La procura aveva bloccato i funerali fissati dalla famiglia dell’anziana, acquisendo la cartella clinica e dando incarico al medico legale, Pietro Falco, di effettuare l’autopsia per chiarire le cause del decesso.

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