
Gli artisti peligni Alessandro Monticelli e Claudio Pagone saranno presenti alla Roma Art Week 2021, la settimana dell’arte contemporanea romana, ospitati dalla galleria Art GAP dal 23 ottobre al 4 novembre 2021, con la mostra personale dal nome IN_visibili.
Monticelli & Pagone riflettono sul comportamento umano nella società contemporanea, in cui ogni individuo è definito esclusivamente dal gruppo di appartenenza. L’uomo, per sentirsi parte di un tutto, tende a comportarsi diversamente da come farebbe normalmente per non sentirsi diverso, perdendo l’unicità che lo contraddistingue. Rafforzamento della percezione di sé, non come individuo, ma come elemento integrante del gruppo. Le macchie di Rorschach nelle opere di Monticelli & Pagone divengono individui anonimi, senza volti, che esistono in funzione del loro doppio. Un positivo relegato a mera copia abbellito da abiti alla moda per la necessità di conformarsi alla società dell’immagine e dei consumi e un negativo ridotto all’essenza in cui si rintraccia l’identità che lo contraddistingue dalla collettività omologante. Deindividualizzazione come deprivazione delle caratteristiche individuali.

Il duo sulmunese mediante pennellate gestuali e materiche definisco uno spazio senza tempo, o meglio un non-luogo, in cui l’essere umano prova un senso di frustrazione, impotenza e claustrofobia che favorisce la deumanizzazione, il disimpegno sociale, l’anonimato e la deindividualizzazione dell’altro. Del resto siamo in un ‘epoca frenetica, in cui tutto sembra mutare da un momento all’altro, dove non ci sono più riferimenti e sicurezze ma solo dei copioni standardizzati, dettati dalla moda e dal consumismo, che lasciano gli individui vivere nell’illusione di essere liberi ma in realtà sono soggetti passivi plasmati dagli stereotipi sociali, finendo per essere degli esseri intellettualmente invisibili.
Monticelli e Pagone dal 1999 sono un duo che lavora come un singolo. Le loro opere sono la convergenza di un procedimento che parte da percorsi diversi canalizzati in un’unica destinazione da cui si origina il loro brand-binomio M&P: la sophisticated NeoPop Art. Nelle loro opere la provocazione è sempre dietro l’angolo. Infatti grazie a diverse opere di denuncia sociale come La Venere dell’Immondizia, molto apprezzata da Pistoletto stesso, e le 500 multe a regola d’arte, hanno scatenato reazioni nel sistema massmediatico grazie al quale hanno raggiunto una diffusa notorietà nel mondo dell’arte contemporanea conquistando pubblico e critici. Degno di nota anche il loro intervento all’acquedotto di Sulmona su cui hanno rappresentato sulle 13 lunette delle 21 arcate i 13 miti ovidiani, trasformandolo in una vera e propria opera d’arte contemporanea che dialoga con l’architettura del passato. Le loro opere sono conservate nell’archivio “Arte del XXI secolo” della Soprintendenza speciale per l’arte contemporanea di Roma, nell’archivio di arte contemporanea “Via Farini” di Milano e nell’archivio di arte contemporanea “Futuro” di Roma. Inoltre, molti lavori sono parte di numerose collezioni private.
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