Monitoraggio dell’aria, sospiro di sollievo: dati positivi da Arta. Nessun rischio per la salute

Nessun superamento dei limiti di legge relativi alla qualità dell’aria. L’ARTA tira le somme sulla campagna di monitoraggio svolta per cinquanta giorni nei pressi della discarica di Cogesa, in località Noce Matte. I dati parlano chiaro, e fanno tirare un sospiro di sollievo. Nessuna criticità ambientale da evidenziare sui livelli di particolato aerodisperso, composti organici volatili (COV) e benzo(a)pirene, monitorati durante il periodo.

Per quanto concerne la fluttuazione delle concentrazioni dei composti organici volatili totali (TVOC), l’andamento dei livelli, monitorati tramite rivelatori a fotoionizzazione in un’area comunale vicina all’impianto, hanno evidenziato dinamiche meteorologiche responsabili di temporanei innalzamenti delle concentrazioni. Ciò avviene in corrispondenza di cali di temperatura atmosferica, ovvero quando diminuisce il contributo della radiazione solare, con cielo coperto e pioggia, e si riduce l’altezza dello strato di rimescolamento dell’aria. Situazioni favorevoli all’aumento della concentrazione degli inquinanti emessi a bassa temperatura, come quelli dei camini industriali.

Il campionamento passivo ha confermato i moderati livelli di COV. Diciotto campionatori, di tipo Radiello, sono stati dislocati in cinque diverse stazioni di prelievo a ridosso dell’impianto di Cogesa. Bassa la concentrazione di composti organici volatili rilevata durante i venti giorni di monitoraggio, con dati al di sotto del limite massimo.

La centralina di campionamento “OdorPrep” ha svolto il monitoraggio, prelevando campioni di aria durante particolari situazioni odorose, come i miasmi da tempo denunciati dai residenti. Immediata l’analisi dei composti chimici responsabili. L’analisi gascromatografica del campione prelevato in canister, ha confermato una concentrazione dei singoli composti organici volatili assai contenuta, inferiore o dell’ordine della parte per bilione.

Sui TVOC, però, la legge non fissa limiti precisi. Arta ha così optato per il buon senso, paragonando i livelli di concentrazione registrati simili a quelli di una qualsivoglia area rurale.

Il monitoraggio ha incluso campionamenti di particolato atmosferico eseguiti durante il mese di luglio, con l’obiettivo di analizzare i livelli di polveri fini (PM10) e benzo(a)pirene (BaP) nell’aria. I campionamenti, effettuati tramite una pompa ad alto flusso, hanno rilevato concentrazioni di particolato inferiori ai limiti stabiliti dalla legge, sia per la media giornaliera che per quella annuale.

I livelli di benzo(a)pirene misurati sono risultati significativamente inferiori al limite fissato per la media annuale in 1.0 nanogrammi per metro cubo (ng/m3). Conforme, dunque, agli standard ambientali anche per questa sostanza, che può derivare da emissioni legate al traffico veicolare e alla combustione di rifiuti.

Il campionamento passivo è stato esteso al monitoraggio di ossidi di azoto, ossidi di zolfo e ammoniaca. Valori inferiori anche per il biossido di azoto, oscillanti tra 1 e 2,2 μg/m³. Numeri che non si avvicinano neanche alla soglia stabilita dalla legislazione italiana per la protezione della salute umana, ossia 40 μg/m³ come media annuale e 200 μg/m³ come limite orario per esposizioni a breve termine. Per quanto riguarda il biossido di zolfo, i valori rilevati variavano da < 0,6 a 5,0 μg/m³, tutti molto al di sotto del limite giornaliero di 125 μg/m³ fissato per la protezione della salute umana. Esito analogo anche per l’ammoniaca le cui concentrazioni variavano tra 0 e 1,3 μg/m³, tutte molto inferiori al livello critico suggerito dalle Linee guida dell’OMS di 270 μg/m³.

13 Commenti su "Monitoraggio dell’aria, sospiro di sollievo: dati positivi da Arta. Nessun rischio per la salute"

  1. Bene bella notizia. Per incrementare i posti di lavoro apriamoci un centro benessere all interno.

    • quindi Sta dicendo che la,rilevazione è falsa? E su che base su quale dati su quali conoscenze? Che tristezza ironizzare su una cosa che dovrebbe essere positiva solo perché va contro le,proprie convinzioni,
      Se diceva che l’aria era inquinata andava bene….

  2. E anche questa leggenda metropolitana è stata smentita.
    Ovviamente già si grida al gomblotto dei poteri forti

  3. Qualcuno sta a rosica, magari era più contento se l’aria era inquinata perché le sue convinzioni sono più importanti della salute altrui

  4. A questo punto è bene fare un’altra buca

    • Tutti a sperare che l’aria era inquinata per avere conferma delle loro convinzioni….
      Purtroppo non è così tocca accettare la realtà scientificamente provata

  5. Confusi e felici | 22 Ottobre 2024 at 08:45 | Rispondi

    Quanto immotivato entusiasmo in alcuni, per quella che dovrebbe essere l’assoluta normalità in qualsiasi città: avere l’aria respirabile.
    A questo punto, per la gioia di molti, perché non modificare anche la cartellonistica stradale?
    Da “Città d’arte e cultura” a ” Città di centrali e monnezza “.

    • Iettatori scontenti | 22 Ottobre 2024 at 09:36 | Rispondi

      Quella che però per alcuni per anni non era normalità. Ora lo è. Poi più chd l’immotivato entusiasmo si nota in alcuni burloni lil solito
      Complottiamo per cui il dato non sarebbe da prendere sul serio perché non corrisponde ai loro pregiudizi o alle loro convinzioni. Meglio avere ragione che l’aria pulita.
      Gioire per l’aria pulita non vuol dire volere più monnezza o centrali come si vuol far intendere interpretando con la solita facilità e qualunquismo il pensiero altrui. Sulla cartellonista però potremmo scrivere città con aria pulita visto che per anni si è raccontano che vivevamo a Cernobyl

    • E certo sono sempre gli altri i confusi e non quelli che per anni ci hanno detto che vivevamo a Chernobyl.
      Meglio felici per un dato positivo che infelici perché anni di proprie narrazioni sono state smentite una a una

  6. Rosiconi infelici | 22 Ottobre 2024 at 09:49 | Rispondi

    Anni a raccontarci di numeri anomali di malattie gravi causa discarica e centrali poi escono i dati e questa narrazione viene smentita numeri perfettamente nella media regionale e in alcuni casi addirittura al di sotto della media stessa.
    Anni a raccontarci di aria inquinata e insalubre poi escono i dati e smentiscono anche questa ulteriore narrazione.
    E invece di tirare un sospiro di sollievo quelli che per anni ci hanno propinato una non realtà dubitano dei risultati ironizzano travisano il pensiero altrui. Sarebbe anche la normalità come qualcuno più confuso degli altri afferma ma sono stati altri a raccontarci per anni che questa non era la realtà/normalita.
    Si invocano studi controlli salvo poi sminuirli nel momento stesso in cui non sono conformi al proprio credo.
    Intanto siamo passati da Sulmona città di malattie e aria inquinata a Sulmona città nella norma.

  7. Dubbi e certezze | 22 Ottobre 2024 at 10:43 | Rispondi

    Premesso che quelli che amano la città e la propria salute, certamente non rosicano per il risultato, perché dovrebbero?
    Semplicemente pretendendono di vivere in una città ospitale e salubre, dove respirare aria considerata respirabile non rappresenti un privilegio.
    Quindi partendo esclusivamente da questo presupposto: chi raccontava cosa?
    I risultati di studi e statistiche mediche sull’incidenza di alcune patologie nel territorio.
    hanno contribuito a sollevare dei dubbi in molti, com’è normale che sia.
    Non in tutti evidentemente perché per alcuni sul tema, sembra esistano solo certezze.
    Ma i numeri sono numeri, sempre: sia quando descrivono l’incidenza di determinate patologie sia quando certificano la qualità dell’ aria.
    Quindi è vero, ognuno sminuisce ciò che non è conforme al proprio credo.

    • I dubbi erano e sono legittimi.
      Come legittimo è gioie per dati che sono positivi mentre sono altri che paiono non farlo perché hanno le loro certezze/convinzioni che però non corrispondono ai dati. E basta leggere, non solo quello che fa comodo
      Ecco appunto i dati e i dati dicono che per certe patologie siamo nella media regionale per le donne e sotto la media per gli uomini, e sulla qualità dell’aria dicono che sembra essere tutto nella norma. E qui non si sminuisce ma si riporta quanto emerso, nessun credo ma dati e fatti.

  8. Quindi, proprio sulla base di dati e fatti, accertato che problematiche relative alla presenza di grandi discariche e incidenza su ambiente e salute esistono, sono note in letteratura medica e scientifica, e non sono opinioni di parte, é giusto e doveroso tenere la situazione sempre sotto controllo.
    Giusto anche che a rassicurare le popolazioni in tal senso, siano sempre dati scientifici e figure competenti e preposte a farlo.
    Quindi gioire si, ma quello alla salute in realtà è un diritto, che deve essere garantito a tutti i cittadini, a prescindere da tutto il resto.

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