Mohamed l’ultimo degli zingari: escluso dalla Corsa per una maglietta

Gli ultimi saranno i primi e i primi saranno gli ultimi, anzi proprio non parteciperanno. Le ha provate tutte e due le esperienze Mohamed, il ventinovenne di origine egiziana, residente a Sulmona, campione lo scorso anno nella Corsa degli Zingari, escluso incredibilmente ieri dal Colle degli Ardinghi.

Andrea, come si fa chiamare in Italia, si era presentato ieri a Pacentro convinto di poter far bene, magari di bissare il successo. Per questo si era allenato negli ultimi tre mesi duramente: “Ci tenevo – racconta – non tanto per i soldi del palio (1400 euro, ndr), quanto per confermare la sfida e perché sento molto vicina la tradizione pacentrana”. Al momento dell’iscrizione, però, è stato rimandato indietro. Il motivo ufficiale è che alcuni suoi amici erano saliti a Pacentro con una maglietta con la scritta “In cima a lu Morrone co fratm o Faraone” (In cima al Morrone con mio fratello il Faraone): tanto è bastato perché il giovane venisse escluso, lui, dalla gara. “Lo trovo assurdo – spiega amareggiato – avrei capito se avessi indossato io quella maglia, ma non capisco cosa c’entri la mia competizione con la maglia di uno spettatore. Senza contare che quando mi è stata contestata la presenza dei supporter, i miei amici, quattro in tutto, si sono tolti quella maglietta. Mi sembra tanto una scusa per togliere dalla corsa un potenziale vincitore”.

E che i pacentrani, negli ultimi due anni rimasti senza drappo (prima di Mohamed aveva vinto un bolognese), un po’ “l’invasione” la hanno accusata. Ma attaccarsi ad una maglietta del pubblico, sembra davvero troppo, per un evento che punta a diventare patrimonio dell’umanità e che si è lanciato con successo alla ribalta internazionale.

Specie per una tradizione per la quale, storicamente, gli ultimi dovrebbero essere i protagonisti e Mohamed, arrivato in Italia su un barcone, è uno di quelli che zingaro lo è stato davvero. Che il suo “drappo”, il suo riscatto, se l’è conquistato nella vita: trovando un buon lavoro, costruendosi nuove amicizie, facendosi voler bene da tutti.

Per gli organizzatori quelle magliette erano però “una cosa da tifo da stadio”, che quindi mal si conciliavano con lo spirito religioso della Corsa. Non la fede musulmana di Mohamed, ma la maglietta del Morrone.

Resta la cronaca: a vincere è stato il pacentranissimo Simone Di Loreto, 23 anni già “primo zingaro” in passato, seguito da Massimo Saccoccia 42 anni e 24 edizioni alle spalle. In tutto dal Colle degli Ardinghi si sono lanciati in 38, di età compresa tra i 13 e i 67 anni. Gli organizzatori parlano di 35mila presenze e di un successo senza precedenti. Tra ospiti eccellenti ed eventi collaterali. Tutti incollati a seguire quella folle corsa giù dal monte degli ultimi, zingari non tutti uguali.

11 Commenti su "Mohamed l’ultimo degli zingari: escluso dalla Corsa per una maglietta"

  1. La motivazione dell’esclusione del ragazzo egiziano è semplicemente ridicola. Farebbero una figura più dignitosa se dicessero chiaro e tondo che la corsa è riservata solo ed esclusivamente agli indigeni con tanto di pedigree..

  2. Concordo. Le motivazioni dell’esclusione sono palesemente pretestuose.

    • Claudio ed Ezio siete proprio ridicoli. Voglio vedere se in Egittoo o in un qualunque paese musulmano ti fanno partecipare ad una manifestazione con una maglietta con scritto: primo sul colle il Cristo Salvatore. Oppure se fanno partecipare, sapendo che può vincerla, uno latino di nome Jesus.

      • Questo pure è vero ….ma vogliamo metterci ai quei livelli pure noi o dobbiamo rappresentate altro ?

        • Svegliamoci non tanto per I credenti di altre religioni ma per noi miscredenti che un domani potremmo essere costretti a prostrarci tutti rivolti verso uno stesso luogo e col culo all’aria.

          • Integralista (non integrazione) | 5 Settembre 2023 at 15:14 |

            Quindi ti paragoni ai mussulmani…fai il loro stesso ragionamento…mo facemme na crociate in nome della corsa degli zingari… ma te na cocce…

      • La informo, egregio/a realista, che lei realista proprio non è poiché, se lo fosse, si sarebbe accorto/a che qui non siamo né in Egitto né in un altro paese musulmano, ma in un paese democratico che, piaccia o no, consente a tutti, indipendentemente dal proprio credo politico, religioso o dalla propria nazionalità, la libera partecipazione ad attività come quella di cui trattasi a meno di specifiche limitazioni tra l’altro, mi pare, non previste dal regolamento di partecipazione alla corsa.
        Ergo, sarebbe stato meglio se il suo commento, proprio terra terra, fosse stato concepito meglio.
        Infine, il suo ” siete ridicoli” lo rimando al mittente moltiplicato x 10.
        Ossequi

  3. Motivazioni Religiose incredibilmente Ridicola. La Corsa e diventata un vero e proprio Spettacolo quindi finiamola di parlare di Religione solo quando fa COMODO!!!!

  4. Nel 2023 che sa da senti!! | 5 Settembre 2023 at 15:16 | Rispondi

    Boicottare l’anno prossimo la corsa non ci deve andare più nessuno…così se la cantano e se la suonano da soli…

  5. In nome di Maria | 5 Settembre 2023 at 15:17 | Rispondi

    Ma il vescovo che ne pensa?

  6. Penso che a Mohamed del significato della corsa non freghi niente, ma ci tiene a partecipare perché vince facile e si porta a casa un bel gruzzoletto e questa cosa, agli organizzatori della corsa, da parecchio fastidio perché non è né di Pacentro né cattolico

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*