Il mistero delle regionarie cinquestelle sospese non trova ancora una comunicazione ufficiale, il Movimento che fa della democrazia diretta e della trasparenza alcuni dei suoi cavalli di battaglia ancora non ha fatto sapereai suoi iscritti perché ieri ad un certo punto del pomeriggio, le votazioni per scegliere i candidati delle regionali abruzzesi sono state sospese. I cinquestelle non hanno comunicato né se verrà resettata la votazione né quando si potrà tornare a votare. Sono trincerati da ieri dietro presunti “problemi tecnici”, mentre su Internet attivisti increduli chiedono spiegazioni.
La verità ufficiosa, quella più attendibile, è che Pietro Smargiassi, il più quotato sfidante della già candidata presidente alle scorse elezioni Sara Marcozzi, sarebbe stato sospeso dalla votazione per un inadempimento. Smargiassi che è attualmente consigliere regionale, da regolamento avrebbe dovuto caricare sulla piattaforma Rousseau le sue proposte di legge, fra queste risulta che quella sull’Osservatorio della legalità sarebbe pervenuta dopo il termine consentito, questo avrebbe generato l’automatica esclusione.
Ha scritto Smargiassi in un messaggio agli amici del Movimento: “Mi dispiace dovervi deludere, il mio nome non comparirà tra i candidati. Sono stato sospeso. La proposta di legge sull’Osservatorio della legalità risulta caricata su Rousseau dopo la sua approvazione. Ciò comporta un grave inadempimento agli obblighi degli eletti. Nessuno tra noi cinque – i consiglieri regionali – ha mai caricato la legge su Rousseau. In pratica la mia grave colpa è aver approvato la legge. Ricordo a tutti che è stata pubblicata sul sito nazionale del Movimento 5 stelle, quindi nota a tutto lo staff di Milano. La mia esperienza con il Movimento 5 stelle finisce qui. Riparto per il mare”. Bisognerà ora capire se alle parole di Smargiassi seguirà un dietrofront o se il suo è un addio definitivo.
Sara Marcozzi dal canto suo in una nota ribadisce che fra lei e Smargiassi c’è una profonda amicizia che li lega da tempo e sottolinea che la maretta in casa grillina raccontata da certa stampa è solo frutto di fantasia. Però pubblicamente non spende nemmeno una parola di conforto per il suo collega escluso dalla competizione elettorale, né gli chiede di ripensare la scelta di abbandonare il Movimento. Insomma un’amicizia tutta da interpretare.
Pare dunque che la vicenda Smargiassi sia la tesi più probabile che ha determinato la sospensione, avvenuta proprio per evitare problemi e polemiche maggiori in seguito. Per il momento resta un alone di mistero sulla vicenda e mentre si rincorrono le voci, tutto appare appannato, alla faccia della trasparenza.
Savino Monterisi
Inutile dire che a livello locale il movimento non funzionerà mai finché non ci si staccherà dalla “rete” virtuale e si creerà una rete reale fatta di persone che vivono il territorio. Insomma se non maturano rischiano di passare da novità politica a “corazzata Potëmkin” di fantozziana memoria.
Di che meravigliarsi? È questa la “democrazia Rousseau” in versione 5S.
Gli elettori dovranno prima o poi stancarsi.