Andrà agli arresti domiciliari il 44enne di Sulmona, per il quale il gip aveva imposto lo scorso maggio il divieto di avvicinamento a moglie e figlia. Un divieto che è stato infranto più volte da maggio scorso, con condotte vessatorie da parte dell’uomo, come documentato dall’avvocato della persona offesa, Teresa Nannarone. Una escalation che ha portato il gip del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, ad inasprire la misura cautelare per l’uomo, con la notifica dell’ordinanza da parte degli agenti del Commissariato di Polizia di Sulmona.
All’uomo era stato imposto il divieto di avvicinamento alla ex moglie a causa dell’inferno che la donna aveva vissuto tra il 2021 e il 2023. Minacce, scritte e vocali, con telefonate nel cuore della notte e una media di 50 messaggi Whatsapp al giorno che hanno trasformato la vita della donna in un incubo.
L’uomo, inoltre, sarebbe stato solito presentarsi sul luogo di lavoro della ex coniuge. A ciò si aggiunge un’aggressione, nei confronti della donna e dei propri congiunti, avvenuta lo scorso 12 luglio e sedata solo grazie all’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Sulmona.
Negli ultimi mesi l’uomo avrebbe inoltrato alla donna messaggi dal contenuto minatorio: “Se mi scateno succede un macello. Divento una belva e prendo l’ascia di mio nonno. Non lo so come reagisco”.
I due si erano separati un paio di anni fa, in modo consensuale. Ma da quel momento è iniziata così un’azione di stalking pressante e invasiva, che la donna, ha denunciato ottenendo prima il divieto di avvicinamento dell’uomo ed ora i domiciliari.
Nel tardo pomeriggio la polizia ha sequestrato nella cantina dell’abitazione dell’uomo una quindicina di coltelli da macellaio – usati per la sua attività professionale – che, secondo gli inquirenti, potevano rappresentare un pericolo per l’incolumità della donna e non solo.
“In questi giorni particolari, in cui la mattanza prosegue senza sosta, il provvedimento ottenuto restituisce a una donna e alla sua famiglia un minimo di serenità – commenta l’avvocata della donna, Teresa Nannarone -. Un ringraziamento particolare alle donne e agli uomini del Commissariato di Sulmona che si sono prodigati senza sosta, su delega attenta del procuratore Mariotti, per compiere gli adempimenti di rito, ringrazio anche il GIP, a sua volta molto tempestiva nell’emettere l’ordinanza. Il contrasto alla violenza di genere è un obbligo morale a cui ognuno, al di là del ruolo, deve sentirsi chiamato, solo così riusciremo a sconfiggere questa barbarie”.
… nessun commento… indifferenza assoluta verso questi gravissimi episodi… nessuna solidarietà espressa per la povera vittima e per quello che sta vivendo… troppo presi emotivamente per l’altro grave fatto di cronaca dove la vittima è un’orsa e, indirettamente, i suoi “ cuccioli” e che invocano il carcere duro per il vile “ Assassino”… qualcuno anche la “ Forca”.
Coraggio Signora, tornerà la serenità per Lei e la sua famiglia. Forza.