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Mille chilometri, quattordici itinerari e settanta ore di pedalata: il “Cuore d’Abruzzo” comincia a battere dall’Abbazia Celestiniana con i ritmi del cicloturismo, frontiera dalle mille potenzialità e suggestioni. Il progetto è stato presentato questa mattina dal Comune di Sulmona, capofila del progetto, e dalla Fondazione Symbola che si è occupata e preoccupata di mettere insieme teste e ambizioni di 27 Comuni del Centro Abruzzo, unendo oltre alle strade che li collegano, anche le tradizioni, gli appuntamenti, le peculiarità turistiche: dalle emergenze storiche e naturalistiche a quelle dell’agroalimentare.
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Da oggi sarà possibile, andando sulla piattaforma Komoot (accessibile dai siti istituzionali dei Comuni), tra le più seguite nel settore con 5 milioni di download, scaricare le mappe, caricarle sul proprio telefono e mettersi in sella, alla scoperta delle strade e delle ricchezze delle aree interne. I percorsi sono modulari, accessibili a livelli di preparazione diversificati e permettono di scegliere, in base alle proprie esigenze, tempi di percorrenza e livelli di difficoltà differenziati: un viaggio che può andare da poche ore a tre giorni e che collega, oltre al grande anello che unisce i Parchi nazionali della Majella e d’Abruzzo e il Parco regionale Velino-Sirente, altri tredici percorsi che a petalo partono dall’Abbazia Celestiniana e si diramano sul territorio. Per ogni giro c’è la durata, la difficoltà, le opportunità.
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“Un grande sistema urbano policentrico, interconnesso e quindi in grado di operare in maniera altamente competitiva – spiega Domanico Sturabotti, direttore di Symbola -. Un’idea che potrebbe contribuire a rafforzare in modo innovativo il sistema territoriale, composto per oltre il 90% da piccoli comuni, rendendolo complessivamente più efficiente ed attrattivo grazie alle collaborazioni con partner che potrebbero portare sul territorio conoscenze chiave per arricchire le competenze e la qualità degli operatori del territorio già molto qualificati nell’offerta dei servizi open air, ma anche per attrarre future e certe risorse economiche”.
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“Il Piano e la Rete dei percorsi cicloturistici presentati oggi vogliono dare un contributo a rafforzare l’offerta e le connessioni tra comuni del centro Abruzzo. Un sistema che si organizza attorno allo straordinario polo culturale rappresentato dall’Abbazia Celestiniana – commenta la sindaca Casini -. Una prima tappa di un percorso che stiamo portando avanti con il fondamentale contributo della Fondazione Symbola, anche in questo momento difficile, finalizzato a creare progettualità condivise sul territorio e che svilupperemo ulteriormente nei prossimi mesi”.
Un progetto non calato dall’alto, ma costruito con i singoli territori, ma anche e soprattutto con i portatori di interesse: la Federciclismo, Abruzzo Innovazione e Turismo, la società Helios di Bolzano, i Parchi; perché a pedalare, ora, non dovranno essere solo i ciclisti, ma l’intero sistema turistico abruzzese che, su questi percorsi, può costruire un’offerta straordinaria di sviluppo.
Ottima iniziativa a cui far seguire la cura e le iniziative tutte di pari passi, per non far fallire il tutto e rimediare l’ennesima brutta figuraccia nazionale.
Facile sulla carta, difficile nella realtà >>> https://www.ilgerme.it/percorrendo-le-terre-dei-peligni-una-ciclabile-in-abbandono/
Noi da sempre abbiamo solcato queste strade con la bici,conosciamo questi itinerari come le nostre tasche,ancora oggi continuiamo a pedalare senza questi interventi che servono solo a dimostrare il tragitto dei euro stanziati… Non è di questo che si ha bisogno,ma di circuiti ciclabili ad esclusivo uso di chi pedala,famiglie,piccoli e naturalmente di cicloamatori,senza la presenza di auto suv ecc.per capire andate alla pedonabile del Danubio,Drava,Reno ecc.